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40 sindaci a Cherasco per l’Asti-Cuneo, Cirio e Perosino “Pronti ad azioni eclatanti”

40 sindaci a Cherasco per l'Asti-Cuneo, Cirio e Perosino "Pronti ad azioni eclatanti"

CHERASCO  I sindaci e le forze produttive del territorio di Langhe-Roero scendono in campo per rivendicare garanzie sul completamento dell’autostrada Asti-Cuneo.

A Cherasco si sono dati appuntamento oltre 40 sindaci e numerosi rappresentanti del sistema economico locale per la mobilitazione generale promossa dall’eurodeputato Alberto Cirio e dal senatore Marco Perosino.

Presenti al loro fianco anche l’assessore ai Trasporti della Regione Piemonte, Francesco Balocco, il vice presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Franco Graglia, il presidente della Provincia di Cuneo, Federico Borgna, il senatore Mino Taricco e il sindaco di Cherasco, Claudio Bogetti, coordinatore del Comitato locale per il monitoraggio dell’Asti-Cuneo.

In primo piano la necessità di ottenere un chiarimento, da parte del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Toninelli, sull’intenzione di rimettere in discussione il completamento dell’opera, attesa da oltre 30 anni e su cui nei mesi scorsi anche l’Unione europea aveva dato il proprio via libera.

Per trovare le risorse necessarie ad ultimare l’Asti-Cuneo, circa 350 milioni di euro, l’ex ministro Delrio aveva infatti sottoposto all’esame della Commissione Ue una operazione di cross-financing, ovvero una mini proroga quadriennale della concessione sulla Torino-Milano in cambio di investimenti infrastrutturali da parte del Gruppo Gavio (gestore sia della A4 TO-MI che della A33 AT-CN). L’ipotesi, inserita nel dossier italiano sulle autostrade, aveva ottenuto a fine aprile il via libera ufficiale da Bruxelles.

Un ok dell’Europa che sembrava poter portare finalmente alla realizzazione dell’opera, ma che adesso, di fronte a un futuro nuovamente incerto, vede il territorio schierarsi in modo unitario. Oltre ad aderire alla raccolta firme lanciata dalla Regione Piemonte, questa sera a Cherasco è stato siglato un documento che verrà inviato a tutti i membri della Commissione Trasporti, in vista dell’audizione alla Camera del ministro Toninelli, in programma la prossima settimana.

«Ci aspettiamo il supporto dei parlamentari per avere garanzie chiare dal Ministro e, fino ad allora, manterremo lo stato di mobilitazione generale del territorio – spiega l’eurodeputato Alberto Cirio, che da Bruxelles aveva seguito il dossier dell’Asti-Cuneo -. Se non avremo risposte certe – prosegue – siamo pronti ad azioni eclatanti come fatto 20 anni fa, quando venne occupata la Prefettura di Cuneo. Da decenni paghiamo in silenzio, ma ora il tempo del silenzio è finito. C’è il progetto, ci sono le risorse, si vada avanti una volta per tutte e si dia a questa terra l’autostrada che aspetta da più di 30 anni».

«Dai colloqui avuti finora con il Ministero pensavamo di essere finalmente in dirittura di arrivo, mentre adesso in pochi giorni è cambiato nuovamente tutto – aggiunge il senatore Marco Perosino -. Significa azzerare il lavoro di anni e perdere un’occasione che potrebbe non ripetersi mai più. Non siamo disposti ad accettarlo e siamo pronti a mettere le bandiere dei nostri comuni a mezz’asta e a forme di occupazione pacifica, per rivendicare un’infrastruttura che è un diritto di questo territorio».

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