Danni da calamità naturali: alla Granda destinati 682 mila euro

Danni da calamità naturali: alla Granda destinati 682 mila euro

TORINO La legge regionale 38 del 1978  stabilisce che la Regione Piemonte, a tutela dell’igiene e dell’incolumità pubblica, possa finanziare lavori di pronto intervento per il ripristino di strutture danneggiate da calamità naturali.

Sono stati finanziati ai Comuni 86 lavori urgenti o di somma urgenza per un importo complessivo di 2.790.312,80 euro. I beneficiari devono rendicontarli entro il 30 novembre 2018. In provincia di Alessandria sono stati previsti 15 interventi (323.820,64 euro); in provincia di Asti, 2 (138.362,04 euro); in provincia di Biella, 4 (77.500 euro); in provincia di Novara, 1 (50.000 euro); nella Città metropolitana di Torino, 28 (1.102.757,69 euro); nel Verbano Cusio Ossola, 4 (212.300 euro); in provincia di Vercelli, 9 (203.013 euro).

Nella provincia di Cuneo i lavori definiti sono stati 23, per una cifra totale impegnata di 682.559,43 euro. Interessano 20 Comuni: Argentera, 2 lavori (20.000 euro); Bellino (66.000 euro); Boves (5.308,22 euro); Brossasco (18.300 euro); Casteldelfino (12.500 euro); Cervasca (19.169,86 euro); Chiusa Pesio (4.000 euro); Cissone (10.400 euro); Farigliano (36.500 euro); Frabosa Soprana, 2 lavori (95.000 euro); Lisio (120.000 euro); Ormea (30.000 euro); Perletto (2.000 euro); Pezzolo Valle Uzzone (7.930 euro); Rocchetta Belbo (21.960 euro); Saliceto (37.500 euro); Santo Stefano Roero, 2 lavori (70.991,35 euro); Sommariva del Bosco (50.000 euro); Valloriate (35.000 euro); Vernante (20.000 euro).

«Con queste risorse», sottolinea l’assessore regionale alla Protezione Civile, Alberto Valmaggia,  «rispondiamo concretamente alle esigenze più urgenti di quei Comuni del territorio piemontese colpiti dai danni provocati da calamità naturali. Innanzitutto per una questione di sicurezza delle persone, ma anche per evitare peggioramenti di situazioni già problematiche. Altri lavori restano ancora da finanziare, ma ci auguriamo di farlo trovando i soldi  necessari nel bilancio della Regione».

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