Ultime notizie

L’ultimo saluto al medico che lottò per difendere i diritti dei malati di Sla

L'ultimo saluto al medico che lottò per difendere i diritti dei malati di Sla

FOSSANO Affetto dalla grave patologia dal 2010, ha sempre combattuto per i diritti dei pazienti: nel 2012 lo sciopero della fame. Scriveva grazie al puntatore oculare

È stata comunicata su Facebook dalla moglie Francesca la notizia della morte, ieri, del medico malato di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) Alberto Damilano, accompagnata da un ringraziamento a tutti coloro che lo hanno supportato negli anni. Classe 1955, nato a Fossano, già psichiatra del Sert a Pinerolo, residente a Gassino Torinese, Damilano era affetto dal 2009 dalla SLA ma alla malattia non si era mai arreso: comunicava scrivendo con un puntatore oculare, e grazie a questo strumento era molto attivo e seguito proprio sul social network dove oggi molti lo ricordano come un combattente e un maestro di vita. Sempre con i battiti delle ciglia ha scritto “Questa notte è la mia”, edito da Longanesi nel 2013, aggiudicatosi l’anno successivo il premio “Leggi in Salute – Angelo Zanibelli”. La sua esperienza è anche stata raccontata nel docu-film “Resistenza creativa” di Rodolfo Colombara ed Emanuela Peyretti: “Da quando sono immobilizzato scrivo. Con gli occhi. Creare è resistere. Resistere è vivere”, aveva scritto.

La resistenza alla malattia lo aveva portato anche allo sciopero della fame, nel 2012, contro i tagli ai fondi per la non autosufficienza, occasione in cui anche Gazzetta lo aveva intervistato: “con le nostre lotte mute gridiamo il diritto a vivere”, aveva spiegato.

Per leggere l’intervista del 2012 CLICCA QUI

A.R.

Banner Gazzetta d'Alba