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Tcn-Bianco e Unicar crescono, ma per l’ex multisala tutto tace

Ad Alba inaugurato il nuovo polo industriale Tcn group 11

CONSIGLIO Tra nuove realtà industriali e attività commerciali in espansione, corso Asti sembra affermarsi sempre di più come il centro produttivo albese. A confermarlo, due delibere approvate all’unanimità. La prima riguarda il polo metalmeccanico della Tcn-Bianco. Nel 2015 l’Amministrazione albese approvò un permesso di costruire in deroga al piano regolatore, che ha consentito al gruppo di iniziare la riqualificazione dei capannoni e degli edifici dirigenziali ceduti dalla Miroglio. «Dal 2015 il polo ha continuato a crescere, tanto da richiedere ulteriori parcheggi per gli oltre 300 dipendenti. Per questo, la società ha chiesto di realizzare, al posto dell’area verde, un parcheggio. I costi di realizzazione e la manutenzione, saranno sostenuti al cento per cento dall’Asbeco e il parcheggio sarà a disposizione di tutta la cittadinanza», ha spiegato il sindaco. Si tratterà di una spesa di circa 150mila euro, a fronte dei 35mila previsti per l’area verde.

Sempre in corso Asti, il Consiglio ha dato il via libera all’espansione della concessionaria Unicar. «Nella zona in cui si trova il punto vendita del Self sono stati rilasciati in passato due permessi di costruire: all’Unicar e alla Due A Srl, che avrebbe dovuto dare vita a un centro commerciale non alimentare, mai realizzato», ha spiegato il sindaco. Così la Due A ha stipulato con la Unicar un contratto preliminare per la cessione degli spazi, che permetterà alla concessionaria di espandersi.

Nell’area dell’ex multisala del Mogliasso avviati i lavori di pulizia

Per due realtà che crescono, ce n’è una terza che non sembra fare passi in avanti, come ha evidenziato il consigliere di minoranza Gionni Marengo: «Si arriverà agli stessi risultati per lo spazio dell’ex multisala? Tra l’altro, per consentirne la realizzazione, sono state già preventivate opere importanti per la viabilità di corso Asti», ha aggiunto. Il lotto è stato acquistato dalla società Barolo Italestate dell’imprenditrice Sandra Vezza, per trasformarlo in un centro commerciale non alimentare. Evasiva la risposta di Marello: «Ci auguriamo che i lavori inizino al più presto. Come Comune, abbiamo fatto tutto il possibile».

f.p

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