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Valerio Berruti racconta la sua dolce Nina

L’INTERVISTA  Uno dei pezzi forti della Fiera 2018 sarà la mostra dell’artista albese Valerio Berruti “La storia di Nina”, che racconterà le fasi di realizzazione di un cartone di 8 minuti allestito per Sky arte, con le musiche del pianista – anche lui radici ben piantate nelle Langhe – Ludovico Einaudi.

Com’è nata l’idea del cortometraggio, Berruti?

«È un progetto che nasce nel 2009 da un mio modellino di una giostra con gli uccellini al posto dei cavalli. Una giostra che ho realizzato in realtà solo nel 2017, tra grandi difficoltà, ma con enorme soddisfazione. A un certo punto ho pensato a un cortometraggio, affacciandomi al mondo del cinema di animazione. A Filippo Bessone ho chiesto di scrivere la storia».

Ce la racconti!

«Nina è una piccola giostraia costretta a lavorare dall’arcigno nonno e da Geppo, un ragazzone dall’animo infantile. Provincialismo, rassegnazione e paura del diverso si trasformano nel cartone in un desiderio di rivalsa».

Valerio Berruti racconta la sua dolce Nina

Che cosa troveremo nella mostra in San Domenico?

«La personale è un diario che racconta la creazione di questo film, tra disegni – una parte dei 3mila necessari –, fotografie, testimonianze curate da Arturo Galansino lungo quasi 10 anni di lavoro».

A questo cortometraggio ha collaborato anche il celebre pianista doglianese Ludovico Einaudi.

«Ho pensato a lui perché volevo un progetto “tutto delle Langhe”. Ludovico ha accettato e a giorni si metterà al lavoro per realizzare la colonna sonora».

E il titolo del film?

«Nina in piemontese significa bambina ed è un nome molto dolce, tanto che l’ho scelto per mia figlia».

Quando vedremo La storia di Nina e dove?

«Uscirà nel 2019 e verrà proposta nei principali festival del mondo con l’obiettivo dichiarato di Sky arte di farlo arrivare agli Oscar: basti sapere che il produttore è lo stesso del film La grande bellezza. Incrociamo pure le dita!».

Marcello Pasquero

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