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Danni e allagamenti, il comune di Alba chiederà lo stato di calamità

Sottopassi e garages allagati a San Cassiano e in corso Europa 1

MALTEMPO Non solo disagi per il traffico ma anche allagamenti e danni: la bomba d’acqua che si è abbattuta violentemente sulla città di Alba e i paesi limitrofi per un’ora intorno alle 16.30 di giovedì 6 settembre ha mandato in tilt la viabilità – rendendo anche necessaria la chiusura temporanea del sottopasso di via Cillario da parte della Polizia Municipale nel momento di maggiore intensità delle piogge  – e si è lasciata dietro tali problemi da spingere il Comune a chiedere alla Regione lo stato di calamità

Le Parole del Sindaco Marello

“Premetto che da persona che nella vita ha subito plurime alluvioni comprendo i danneggiati e dico loro che mi dispiace molto e che attiveremo tutte le azioni necessarie. Dai primi dati che mi stanno arrivando si è trattato di un fenomeno del tutto eccezionale con una quantità d’acqua in un tempo così breve che era impossibile per caditoie e tombini anche puliti poter reggere (e sono complessivamente a posto ne abbiamo 2000 in città). A ciò si è aggiunta l’acqua ed il fango con i detriti scesa da alcune colline. Il fenomeno è stato particolarmente intenso nella zona di San cassiamo e corso Enotria e Cortemilia. Le strade adesso sono percorribili a parte qualche tratto collinare e le ditte stanno lavorando per portare via il fango. A seguire Stirano procederà a lavarle. Domattina scriveremo a provincia e regione e descrivere l’accaduto chuedendo di rientrare nello stato di calamità se questo verrà dichiarato. Vista anche l’estensione del fenomeno nel sud Piemonte. Questo anche al fine di poter avere ad eventuali risarcimenti di danni per i privati”, ha scritto il sindaco Marello sul proprio profilo Facebook ieri in serata.

Intanto è tornata alla normalità anche la situazione sulla Sp7, dove non ci sono stati grossi problemi ma era stata segnalata la presenza di detriti sulla confluenza della strada che porterà al Nuovo Ospedale e l’invasione di una carreggiata da parte dell’acqua al confine fra Roddi e Verduno: come confermato dal sindaco roddese Lorenzo Prioglio, già stamattina i problemi erano stati risolti.

A.R.

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