Vecchie radici e nuovi frutti per chi è solo

Socio-assistenza: Bertoluzzo, 150 famiglie al mese chiedono aiuto

SOCIO-ASSISTENZA Tra le varie linee programmatiche del Patto di sviluppo di comunità, presentato lo scorso marzo dall’Assessorato regionale alle politiche sociali, c’è il bando Wecare (welfare cantiere regionale), che ha messo in palio circa 20 milioni di euro.

Gli enti territoriali che si occupano di servizi sociali hanno presentato i progetti preliminari. Solo una parte ha superato la seconda fase di studio, per ottenere un primo finanziamento e proseguire verso l’attuazione concreta. Tra questi, c’è il progetto “Vecchie radici per nuovi frutti”, elaborato dal Consorzio socio-assistenziale Alba, Langhe e Roero, incentrato su tre aspetti da migliorare nel territorio dell’Albese. Spiega il direttore Marco Bertoluzzo: «Il primo punto del progetto riguarda i condomìni, in particolare quelli di edilizia popolare. Tra i diversi nuclei familiari, si crea il rischio di un forte isolamento sociale, con un senso di solitudine percepito dai soggetti più deboli. Da qui l’idea di proporre condomìni solidali, in cui le famiglie si rendono disponibili a svolgere servizi a favore degli altri, dall’assistenza agli anziani alla spesa a domicilio».

Il secondo punto riguarda la riscoperta del lavoro agricolo e in particolare l’avvio di orti solidali, il cui ricavato verrà distribuito tra i condomìni solidali come incentivo per riattivarsi dal punto di vista lavorativo. Il terzo aspetto, invece, si basa su un dato da non sottovalutare. Spiega Bertoluzzo: «Nell’area in cui operiamo c’è una grande dispersione territoriale, con zone abitate da pochissime persone che rischiano di trovarsi isolate in caso di difficoltà. Da qui l’idea di proporre un sistema di mutuo trasporto tra cittadini, in cui ciascuno comunica gli orari in cui potrà spostarsi, così da accompagnare anche le altre persone altrimenti impossibilitate a lasciare il paese».

Il progetto del consorzio albese è stato valutato in modo positivo e ha ottenuto un primo finanziamento di oltre 140mila euro, cifra che potrà essere raddoppiata in caso di superamento della terza fase, che consisterà in un tavolo di co-progettazione per arrivare alla versione definitiva. Per selezionare i partecipanti, il consorzio ha lanciato sul suo sito un avviso pubblico rivolto agli enti del terzo settore e alle associazioni di volontariato del territorio, chiamati a partecipare all’iniziativa e ad avanzare proposte migliorative per il progetto preliminare. Spiega Bertoluzzo: «Selezioneremo le proposte più valide, per proseguire poi il percorso insieme. Gli enti privati che vorranno partecipare, avranno a loro volta la possibilità di candidarsi a ulteriori bandi regionali». Associazioni ed enti del terzo settore potranno candidarsi entro il primo ottobre. Informazioni sul sito Internet del consorzio: www.sesaler.it.

Francesca Pinaffo

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