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Come ti riciclo il legno vecchio

Un’area di 32.070 mq da destinare al recupero di rifiuti speciali non pericolosi, legno e materiali provenienti da demolizioni edilizie. È quanto il Comune sanfredese intende autorizzare in un terreno presso il cimitero.

Una veduta aerea dell’area in cui verrà stoccato il legname in via permanente. Sotto: il sindaco Bruno Petiti.

Una veduta aerea dell’area in cui verrà stoccato il legname in via permanente.

«L’Amministrazione», dice il sindaco Bruno Petiti, «intende promuovere l’iter di approvazione di una variante strutturale al Prgc vigente, al fine di consentire la realizzazione di un nuovo ambito produttivo adiacente a quello già esistente in strada Sartesi».

Il Piano regolatore vigente ha perimetrato in adiacenza a questa zona un ambito definito “Area agricola speciale per la lavorazione legnami”. In questa area, della superficie di 12.143 metri quadri, è insediata una attività produttiva, la ditta di Valerio Rosso, che effettua il recupero dei rifiuti speciali non pericolosi. In pratica si occupa di stoccaggio, lavorazione e produzione di semilavorati in legno a partire da materiale proveniente da demolizioni edilizie o altro materiale di risulta.

Esiste, inoltre, un’area adiacente alla prima, che si estende per 9.421 mq, usata per il deposito temporaneo di rifiuti e materiale proveniente da demolizione di manufatti edilizi. Con questa variante, che sarà discussa il prossimo marzo in Conferenza dei servizi, l’Amministrazione comunale intende regolare e ampliare gli ambiti esistenti creando un’unica area destinata alla stessa tipologia produttiva, nella quale sarà possibile senza limiti temporali stoccare, lavorare e riutilizzare i materiali provenienti da demolizioni.

«L’area in questione», tiene a precisare il Sindaco, «è per ubicazione la miglior scelta possibile, in quanto esterna all’abitato, posta in ambito periferico di moderato pregio agricolo e facilmente raggiungibile dalle vie di comunicazione ».

Tra i vantaggi del nuovo insediamento, in primo piano c’è il riutilizzo dei materiali provenienti da demolizioni, tale da ridurre l’impatto ambientale; la possibilità poi di riutilizzo fa diminuire il costo di smaltimento. Le due attività, quella di Rosso e quella che ha fatto la richiesta di variante, saranno così tutelate, avendo garanzie certe a livello urbanistico comunale e potranno predisporre piani aziendali, adeguati alle modalità lavorative e tali da permettere sviluppo e creazione di posti di lavoro.

«La variante», chiude Petiti, «prevede di superare, modificandola, l’attuale norma che concede solo la possibilità del rilascio di autorizzazione temporanea, difficilmente gestibile sia per il Comune sia per la ditta che la ottiene. Nell’area così individuata, sarà integrata la normativa di attuazione, che prevede il rilascio di permessi di costruire, convenzionati e assoggettati alla realizzazione preventiva di opere di urbanizzazione.

Questo per garantire un corretto utilizzo dell’ambito, nel più completo rispetto di tutte le normative di carattere ambientale vigenti ». A ulteriore tutela della zona, il traffico veicolare dell’area verrà dirottato fuori dal centro abitato, in direzione della strada provinciale 193 attraverso strada Motta, e lungo tutto il perimetro dell’area verranno piantati alberi sempreverdi, per creare una barriera naturale che schermi il rumore della lavorazione.

Fulvio Lovisolo

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