Come ogni inverno, il problema dell’inquinamento da polveri sottili (Pm10) si fa più pesante.
Il mese di gennaio ha fatto registrare numerosi superamenti dei limiti previsti dalla legge.
Le polveri sottili sono piccolissime particelle disperse in atmosfera, la cui concentrazione cresce in particolare durante l’inverno, quando aumentano le fonti di emissioni, come gli impianti di riscaldamento, ma anche perché le condizioni meteorologiche diminuiscono la capacità dell’atmosfera di disperdere gli inquinanti. Per legge il limite giornaliero di concentrazione delle Pm10 è di 50 nanogrammi per metro cubo e questo valore non deve essere superato per più di 35 volte in un anno.
Gennaio a Bra è stato un mese nero per la qualità dell’aria: dal 1° al 30 (ultimo dato disponibile) le Pm10 hanno superato in ben 22 giorni su 30 il valore limite di 50 nanogrammi. Le giornate peggiori sono state quelle del 9, del 26 e 27 con livelli rispettivamente di 112, 111 e 114 nanogrammi.
L’Amministrazione comunale aveva preso in considerazione una chiusura al traffico domenicale,ma poi ha preferito soprassedere e analizzare il problema in modo più ampio. «È probabile che prossimamente prevederemo uno stop al traffico, ma per dare un segnale e sensibilizzare la cittadinanza al problema dell’inquinamento dell’aria. Siamo infatti consapevoli che le sospensioni estemporanee del traffico hanno effetti limitatissimi. Per questo da parte nostra lavoriamo per una serie di provvedimenti a breve, medio e lungo termine che permettano di incidere in qualche modo. Alcuni di questi sono già stati attuati e altri lo saranno».
Tra gli obiettivi la messa a dimora di nuovi alberi, la modifica di alcuni sensi unici e l’eliminazione di semafori per snellire il traffico e ridurre le emissioni delle auto, un più frequente lavaggio delle strade, l’aggiornamento del parco autovetture del Comune (che per la maggior parte è costituito da vecchie auto) ecc.
La Giunta comunale sabato scorso ha dedicato buona parte della seduta alla questione, programmando le prossime iniziative. Tra queste l’utilizzo del biofix, come spiega il vicesindaco (e assessore all’ambiente) Marcello Lusso: «Da lunedì (ieri, ndr) partiamo con la sperimentazione del biofix, un fissativo liquido vegetale biodegradabile che verrà sparso sul fondo stradale per “catturare” a terra le polveri sottili. Le vie interessate saranno corso Monviso, via Piumati e viale Rimembranze, ovvero intorno alla centralina di rilevazione di via Piumati. In questo modo, grazie alle serie storiche dei rilevamenti e dei dati della centralina di viale Madonna dei fiori, potremo valutare l’effetto del biofix. Lo spargimento del prodotto sarà fatto tre giorni alla settimana, fino al 30 aprile».
Intanto i dati relativi all’aria nel 2010, nella Granda e anche a Bra, offrono qualche segnale positivo, come spiegano dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (Arpa): «Per la prima volta dal 2002, cioè da quando esiste la rete di monitoraggio, le centraline di Cuneo e Borgo San Dalmazzo non hanno superato per 35 volte il valore medio di 50 nanogrammi per metro cubo di Pm10 misurato nell’arco delle 24 ore, vale a dire il limite previsto dalla normativa vigente. Entrambe si sono attestate sui 31 superamenti. Per la prima volta è stato anche non superato in tutte le centraline della provincia di Cuneo il valore della media annuale pari a 40 nanogrammi per metro cubo. Rimane ancora sopra i limiti, anche se in netto miglioramento, la situazione di Bra (95 superamenti nel 2010, anziché i 113 del 2009), dove però la media dei valori annuali rilevata è stata di 36 nanogrammi per metro cubo (42 nel 2009) al di sotto cioè del limite dei 40».
Diego Lanzardo