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Un’area di addestramento per i segugi da cinghiale

Con i dovuti paragoni, si può dire che il segugio sta al cacciatore un po’ come il pennello al pittore. Il legame che unisce cane e cacciatore risulta evidente soprattutto nella caccia al cinghiale, dove, per stanare i grossi ungulati, i cacciatori si affidano ad affiatatissime mute di segugi.

Seppur dotati dalla nascita di un fiuto straordinario, anche i cani da caccia necessitano di un addestramento, ed è per questo che molti, prima di fare il proprio esordio in ambito venatorio, devono affrontare impegnativi allenamenti.

I cacciatori piemontesi ricorrono spesso al “fai da te”, allenando i propri cani sui sentieri che saranno poi battuti nella stagione di caccia oppure acquistando segugi già addestrati. Questo perché, in Piemonte e soprattutto in provincia di Cuneo, le aree predisposte per l’addestramento dei cani da seguita scarseggiano. Per ovviare a questa mancanza, l’Atc Cn-5 di Cortemilia ha pensato di realizzare un’area di addestramento.

«Visto l’alto numero di cinghiali presente sul territorio, è importante fornire ai cacciatori gli strumenti necessari per preparare al meglio i propri cani, nell’ottica di favorire il contenimento degli ungulati », spiega il presidente dell’Atc Cn-5, Carlo Rocca.

L’area di addestramento sorgerà a Niella Belbo e avrà un’estensione netta di circa 12 ettari. La zona verrà delimitata con una robusta recinzione metallica alta 2 metri e, al suo interno, saranno immessi due giovani cinghiali. Ogni turno giornaliero di addestramento sarà a disposizione di un singolo cacciatore che potrà liberare nell’area un massimo di tre cani.

Questa norma farà parte di un più ampio e dettagliato regolamento, che l’Atc valbormidese definirà nelle prossime settimane, di concerto con i cacciatori interessati e nel rispetto delle disposizioni provinciali. È già certo, comunque, che nel recinto di Niella potranno essere addestrati esclusivamente cani giovani con un’età massima di 18 mesi.

A che punto è il progetto? Risponde Rocca: «Se tutto andrà bene, l’iniziativa potrà concretizzarsi in primavera. Si tratta senza dubbio di un’operazione ambiziosa e complessa, in quanto l’area che abbiamo individuato è molto frazionata e le pratiche necessarie ad acquisirla sono piuttosto lunghe e macchinose ».

Segugi

Nonostante alcune incertezze iniziali, s e m b r a n o sciolti i dubbi sull’aspetto gestionale. «L’area di addestramento, con buone probabilità, verrà gestita dall’Atc Cn-5 con la collaborazione dei soci dell’Ambito territoriale di caccia».

Per poter usufruire dell’area i cacciatori dovranno corrispondere una quota. Al momento, presso gli uffici dell’Atc Cn-5, sono già acquistabili quote di prenotazione a prezzo agevolato che daranno diritto a diversi ingressi nell’area di addestramento.

«Non abbiamo alcuno scopo di lucro. Le quote corrisposte verranno esclusivamente impiegate per le operazioni di c o m p l e t a – mento, gestione e conduzione del recinto. Se otterremo i risultati sperati, potremo valutare l’opportunità di avviare, sempre nell’area di addestramento, altre attività venatorie, quali il tiro a segno o l’addestramento con sparo», ha precisato Rocca.

Enrico Fonte

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