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Si va tutti (o quasi) all’Università, ma c’è chi sogna di fare il fioraio

“Non diciamo che sono indecisi o poco pratici. Gli studenti di oggi, almeno quelli albesi incontrati al settimo Salone dell’orientamento, sanno quello che vogliono.

Giovani, studio e lavoro: le opinioni dei diretti interessatiPier Giuseppe Anselma e Alberto Mascarello, compagni di classe al liceo classico Govone, condividono lo stesso sogno: «Siamo orientati a una facoltà scientifica, molto probabilmente ingegneria al Politecnico. Abbiamo già dato un primo test per l’ammissione. Adesso abbiamo ascoltato la presentazione di scienze matematiche. Siamo decisi su questa strada; se uno fa la propria scelta con oculatezza e verso la giusta facoltà, riuscirà senz’altro ad avere ciò che vuole»

Sempre dal Liceo classico, Renata Boeri: «Vorrei iscrivermi ad architettura, ma con un indirizzo su design di interni o grafico. Ci sono alcuni istituti molto validi, come lo Ied a Torino e l’accademia Naba a Milano; certo le rette sono molto alte, quindi opterò per l’Università. Partecipare agli incontri è molto utile e ti dà modo di confrontarti anche con i rappresentanti e i delegati delle varie facoltà».

Anche Ilaria Capra, che frequenta le Magistrali con indirizzo psicopedagogico, vorrebbe iscriversi ad architettura: «Penso che la mia iscrizione andrà lì, anche se per adesso comincio a finire bene la quinta!». Con lei, dalla stessa scuola,

Erika Boffa: «Mi piacerebbe diventare fisioterapista. Ho appena seguito la conferenza di scienze infermieristiche e l’ho trovata molto interessante. Questi incontri servono, ti tolgono tante curiosità e ti aiutano a scegliere».

Qualche piccola incertezza in più per Serena Dellavalle del liceo linguisticoDaVinci, ma una grande consapevolezza: «Sono indecisa se continuare a studiare o cercare un lavoro. Mi piacerebbe una professione all’aria aperta, a contatto con la natura: ecco magari un bel negozio di fiori!».

Nadia Gonella ha ancora qualche perplessità, se seguire la strada legata al Liceo linguistico o cambiare: «Mi interessa il mondo del turismo, magari come receptionist in qualche struttura: ho studiato inglese, francese e tedesco e ho fatto qualche viaggio studio all’estero. Certo anche l’universo moda mi affascina, magari legato alla scenografia».

E concludiamo con Linda Aimasso, sicura: «Ho già scelto: frequenterò giurisprudenza. Avvocato? No, farò i primi tre anni di corso e poi voglio diventare vigile urbano»

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