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Il Pdl:«Si può fare di più»

Compatti e fedeli, i consiglieri di maggioranza elogiano l’operato dell’assessore Franco Foglino: le finanze del Comune, raccontano gli interventi, sono state gestite con oculatezza e buonsenso, senza tuttavia rinunciare all’audacia degli investimenti. Claudio Tibaldi, del Partito democratico, rileva tra i fattori positivi «l’incremento dei proventi del Teatro sociale e della mensa comunale, e la maggiore copertura, da parte dell’Amministrazione, dei costi di gestione dell’asilo nido ». Aggiunge Tibaldi: «Tra il 2009 e il 2010, il patrimonio pro capite medio dei cittadini albesi è aumentato di due punti percentuali».

Il collega del medesimo partito, Lorenzo Paglieri, sceglie la comparazione per evidenziare meriti e virtù amministrativi: «Cuneo presenta un debito di circa 22 milioni, pari a circa 400 euro per cittadino: i dati albesi ammontano rispettivamente a 4 milioni e a 150 euro: su questo punto possiamo dirci in una situazione privilegiata». Il Pd prosegue col capogruppo Gian Battista Panero, ricordando l’“antagonista” dell’Amministrazione: «Il meccanismo perverso del Patto di stabilità non rappresenta una scusante per giustificare un presunto immobilismo – come più volte asserito dal centro-destra –, ma un reale vincolo che tronca sul nascere le potenzialità e le volontà di investimento ».

Pierangelo Bonardi, di Impegno per Alba, evidenzia invece l’importanza dell’incremento della spesa corrente in generale, e specificatamente verso la cultura, «un settore verso il quale bisogna sempre avere un occhio di riguardo, dacché rappresenta un investimento redditizio in termini intellettuali ma anche economici». Foglino non incassa solo congratulazioni: l’opposizione è moderata nella critica, ma non rinuncia a sottolineare certe lacune pratiche e teoriche nel bilancio. Carlo Bo, del Popolo della libertà, evidenzia come «sia necessaria l’adesione degli enti locali al Patto di stabilità nell’ottica di un globale risanamento del debito pubblico. Inoltre, il sussistere del vincolo ci ha permesso di estinguere mutui che altrimenti avrebbero pesato sulla schiena dei cittadini». Bo suggerisce all’Assessore, tra le righe, di «vedere il bicchiere mezzo pieno» e non considerare solo i lati negativi dei dettami provenienti dagli enti superiori. Eprosegue, nel dettaglio: «Nel rapporto tra entrate e uscite si registrano esiti negativi nella gestione del Teatro, dell’Istituto musicale, nel Museo: tutto ciò andrebbe migliorato».

Rincara la dose il capogruppo dell’opposizione Carlo Castellengo, che pur riconoscendo i meriti della Giunta, evidenzia la necessità «di agire con coraggio e attrezzarsi alla competitività: bisogna ottimizzare l’esistente, fornire maggiori servizi, nonostante la penuria di risorse». Un suggerimento lo propone sul fronte dei campi sportivi: «Perché non responsabilizziamo le società sportive, ad esempio delegando loro l’onere di pagare le bollette, erogando il rimborso comunale solo in un secondo momento? Sono sicuro che si esiterebbe in un complessivo e non trascurabile risparmio economico». Chiude il dibattito il sindaco Maurizio Marello, sintetizzando in un lungo intervento le esternazioni dei consiglieri di maggioranza. «Abbiamo saputo concretizzare molti degli impegni adottati durante la campagna elettorale », dice il primo cittadino. «Ma i vincoli che abbiamo incontrato – derivanti dai dettami governativi – sono oggettivi e innegabili: la capacità di investimento è risultata fortemente inibita, e sebbene una città come Alba possa permettersi di ritardare di qualche mese i lavori pubblici in programma, bisogna riconoscere che l’impossibilità di avviare cantieri sottrae parecchio lavoro anche alle imprese».

m.v.

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