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Cento sfratti esecutivi in cinque mesi

A causa della diminuzione delle risorse, nel 2010 risultano in calo le spese destinate ad anziani e adulti e nuove povertà (rispettivamente 1.963.705 e 336.378 euro).

Quella delle nuove povertà è una problematica in preoccupante evoluzione, anche in seguito alla crisi economica, che ne ha provocato l’estensione a fasce sempre più ampie di popolazione. In particolare, si registra un notevole incremento delle situazioni di famiglie in emergenza abitativa.

I “nuovi poveri” sono spesso italiani. Quello che era il ceto medio, oggi è messo alla prova dalla congiuntura e dalla precarietà. La perdita del lavoro e la difficoltà di reinserimento occupazionale sono spesso causa di una precarietà destinata ad aggravarsi. «Basta che uno dei due genitori perda il lavoro e la gestione dell’economia domestica entra in crisi: mancare i soldi per pagare spesee bollette e da lì allo sfratto il passo è breve».

A spiegare è l’assessore alle politiche sociali Mariangela Roggero Domini, la quale con casi simili si trova spessoad avere ache fare.Tanto più grave diventa la situazione quando ci sono bambini, i primi a farne le spese. E anche se in arrivo ad Alba ci sono nuovi alloggi, le emergenze al momento sono una cinquantina.

Nel 2010 eravamo già nel pieno della crisi, ma ad Alba la situazione è nettamente peggiorata, a smentire chi da mesi parla di ripresa. Domini: «A maggio i casi di sfratto esecutivo erano già cento, una cifra che nel 2010 non è stata toccata in tutto l’anno».

e.p.

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