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Dalla Svezia un “digestore” per produrre il compost

«Questo progetto è nato lo scorso anno, quando nel mese di maggio – con una delegazione di altri amministratori e tecnici ambientali – abbiamo fatto un viaggio in Svezia, per vedere la gestione della raccolta dei rifiuti in quella nazione. Quindi abbiamo deciso di copiare quel modello di compostaggio dell’umido e di importarlo a scuola»: così l’assessore ai servizi in concessione Alberto Rizzo, illustrando questa novità che nei prossimi giorni sarà operativa nella scuola elementare Edoardo Mosca, sede della mensa comunale. Il primo “digestore” a essere installato in regione, permetterà alla struttura di smaltire lo scarto dell’umido.

Continua l’assessore Rizzo: «Un progetto che parte da lontano, nel tempo e nello spazio. Quando ho visitato la Joraform, la ditta che costruisce queste casette per il compostaggio, ho subito pensato che doveva arrivare anche da noi e adesso l’idea si sta concretizzando».

Il dispositivo installato nel cortile della scuola raccoglierà gli scarti della frazione alimentare e per i 14 giorni successivi lavorerà il rifiuto per poi produrre compost utile per concimare aree verdi. Spiega un tecnico: «I rifiuti domestici organici passano attraverso il tritatore prima di entrare nella camera dove avviene il processo di compostaggio. Qui i materiali vengono aerati con la nuova tecnica di miscelazione. Dopo 14 giorni, il miscelatore passa il materiale nella camera adiacente dove avviene il processo finale di maturazione».

Il personale scolastico, in particolare quello della mensa, affronterà percorsi di formazione per utilizzare al meglio il macchinario. Conclude Rizzo: «Questo digestore è il primo a essere stato installato in Piemonte e pochi altri istituti in tutta Italia ne sono dotati. Il costo dell’operazione è di poco superiore ai 20 mila euro, il 30% dei quali sono destinati al solo trasporto della compostiera. Auspico che molti altri seguano il nostro esempio, per poter importare – in un unico viaggio – più apparecchi e ridurre ovviamente i costi di spedizione».

Valter Manzone

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