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«Approvatelo voi il Piano»

Ora la palla passa agli albesi. Dopo l’approvazione del progetto preliminare, il Piano verrà pubblicato per trenta giorni e ciascuno, negli ulteriori trenta giorni successivi, avrà tempo per fare le sue osservazioni. Il Sindaco ha rassicurato: «Il Piano sarà pubblicato nei primi giorni di settembre, in modo da consentire una consultazione vera. Dopo le osservazioni, spero di arrivare all’approvazione del progetto definitivo nella primavera del 2012.

Mi piace poi pensare che in questa città stia nascendo una nuova classe dirigente. E questo lo dico a beneficio di chi crede che faccia tutto il Sindaco e il resto della maggioranza stia al traino. Sento poi dire che il centro-sinistra non decide. Ma questo è smentito dai fatti. E poi, c’è chi dice che ci occupiamo solo dell’ordinario. Non è vero. In due anni abbiamo pensato a programmare il futuro della città. Dei sei settimi dell’opposizione non voglio parlare», ha poi aggiunto il Sindaco con riferimento alla decisione dell’opposizione di disertare la seduta. «Dico solo che questa sera l’opposizione si è sbriciolata», questa volta riferendosi alla scelta di Sebastiano Cavalli (Pdl) di presiedere comunque i lavori del Consiglio, nonostante le indicazioni contrarie del suo gruppo.

Maurizio Marello sull'opposizioneIl centro-destra ha affidato i propri commenti a una conferenza stampa convocata il giorno prima del Consiglio comunale, senza entrare nel merito del Piano. «Sarebbe stato più opportuno presentare il Piano in un Consiglio comunale aperto a luglio e poi approvare il preliminare a settembre, consentendo anche alla minoranza di esaminare il documento e aprendo un minimo di confronto preventivo con la città», ha detto il capogruppo Pdl Carlo Castellengo.

«Tra l’altro non sarebbe cambiato nulla, in quanto il documento sarebbe stato pubblicato a settembre. Allora non capisco il perché di tanta fretta. Il Sindaco ci ha fatto attendere un mese per avere un incontro chiarificatorio, disdettando quattro appuntamenti. La delibera programmatica del Piano ci è arrivata solo il 13 luglio e i documenti non li abbiamo ancora visti. In queste condizioni non ci pareva opportuno andare a discutere. Se questo è il metodo di confronto, dico, approvatelo voi il Piano».

Solo Sebastiano Cavalli, in dissenso con il suo gruppo, ha partecipato alla discussione, smettendo per un momento i panni di Presidente e spiegando il voto di astensione: «Nella scorsa legislatura il centro-destra ha perso tempo, ma anche questa Amministrazione non è stata da meno. Per quello che ho visto, il Piano si poteva approvare nell’autunno del 2010, visto che le modifiche rispetto all’impianto originario sono state di dettaglio. Mi lascia perplesso la scelta di limitare lo sviluppo a San Cassiano e di cancellare il polo industriale a Piana Biglini».

Il centro-sinistra festeggia da solo

Il centro-sinistra plaude alla Giunta e al «senso delle istituzioni» del presidente Cavalli, incassa il traguardo, festeggia
da solo e critica l’atteggiamento del centro-destra.

«Chi è assente ha sempre torto», ha detto Giovanni Battista Panero (Pd). «Hanno delegittimato il lavoro di due amministrazioni politiche di colore diverso», ha detto Pierangelo Bonardi sempre dai banchi della maggioranza.

Marta Giovannini (Pd): «Non è  un Piano a consumo zero, ma ha il pregio di risolvere le tematiche legate al traffico e alla viabilità».

Luigi Garassino (Pd): «In questi due anni la maggioranza ha lavorato per ricondurre la proposta di Piano a previsioni di crescita più realistiche. Mi sono battuto per ridurre il consumo del territorio. Non è un Piano a consumo zero, ma credo che i risultati conseguiti siano apprezzabili: ad esempio è stata abbandonata l’ipotesi di urbanizzazione di Cantina Roddi».

«La speculazione, se non impossibile, sarà molto difficile con il nuovo Piano», ha detto Fabio Tripaldi (Alba, città per vivere). «Gli unici margini di dubbio riguardano le dimensioni del Piano, si prevede un aumento demografico piuttosto elevato», ha detto Adolfo Ricca (Alba, città per vivere) a margine del suo intervento, pur esprimendo giudizi lusinghieri.

a.c.

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