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Il posto giallo che fa gola

Sono 240 le sanzioni effettuate ad Alba, dall’inizio del 2011, a cittadini che hanno utilizzato parcheggi riservati ai disabili senza averne diritto. Ma accanto a questa palese violazione del Codice della strada, punita con 80 euro di multa, due punti di decurtazione dalla patente e la possibile rimozione del veicolo, si accostano molti comportamenti altrettanto scorretti e ben più subdoli, oltre che meno monitorabili.

Si pensi a coloro che usufruiscono del contrassegno per disabili in quanto familiari di cittadini con difficoltà deambulatorie, servendosi dei parcheggi più comodi e vicini ai servizi, nella quasi totale certezza di rimanere impuniti.

«Per il rispetto della privacy il pass non riporta il nome del suo titolare, ma solamente un codice, a lui risalibile», spiega il comandante Antonio Di Ciancia. «Inoltre il contrassegno può essere utilizzato su qualsiasi autovettura».

Proprio come una patente, non è ancorato al mezzo, bensì alla persona. «Anche per questo spesso ne viene fatto un uso improprio», spiega il consigliere albese Domenico Boeri, il quale propone un maggior controllo sull’identità di chi effettivamente espone il pass, che «dovrebbe essere rilasciato a coloro che hanno reali difficoltà deambulatorie, e non certamente a cooperative e case di riposo, che non rappresentano persone fisiche. Si rischia altrimenti di creare un giro di abusi tra gli operatori».

Ma il Comandante ha la situazione sotto controllo: «Si tratta di due documenti differenti. I pass assegnati agli invalidi, a loro uso esclusivo, sono attualmente 263 in città. Hanno una validità di cinque anni e vengono rilasciati dal Comune previo certificato medico, che riconosca la sensibile difficoltà deambulatoria del cittadino. Il secondo rinnovo avviene solo se viene attestata la persistenza dell’handicap. Sono invece una sessantina i “permessi bianchi”, di cui le cooperative in questione, che fanno assistenza domiciliare, si possono servire», specifica Di Ciancia. «Questi non consentono agli operatori di lasciare la propria auto nei posteggi gialli, bensì di parcheggiare al di fuori delle aree delimitate o in divieto, purché non si ostruisca il passaggio».

I pass bianchi non consentono di parcheggiare gratuitamente nei posti blu, come avveniva prima della convenzione con Parcheggi Italia, stilata nel 2008.

«Fortunatamente però, riguardo al pass invalidi, siamo giunti a un accordo con il Gruppo: possono parcheggiare gratuitamente anche nei posteggi a pagamento, come stabilisce il Codice, quando lo spazio a loro riservato non è più disponibile », conclude Di Ciancia.

Troppo pochi posti per i disabili? Boeri sostiene che la situazione è migliorata con l’Amministrazione Rossetto e che ora la città ne è abbastanza ben fornita. Ma c’è da chiedersi cosa accadrebbe nel caso in cui si manifestasse la necessità di ulteriori parcheggi gialli; gli spazi blu che il Comune deve assicurare a Parcheggi Italia, in base alla convenzione appena citata, sarebbero comunque sufficienti?

Chiara Cavalleris

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