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Letture Corsare: alla ricerca di nuovi orizzonti

C’è sempre l’uomo che guarda l’orizzonte, nella foto in bianco e nero, inquadrato in un’apertura chiara che può essere la pagina di un libro, un libro in cui sta scritto l’uomo, l’orizzonte, il paesaggio, tutto quanto… Chissà se questo gioco avrebbe incuriosito, almeno un poco, Jorge Luis Borges?

L’immagine di Javier Ideami è la copertina spalancata che accompagna fin dagli esordi il festival Letture corsare, oggi alla quarta edizione, e saluta così anche Borges, uno degli anniversari letterari che il 2011 ha celebrato. Un’altra data che Letture corsare avrebbe potuto cavalcare smaccatamente, del resto, è il centenario di Emilio Salgari: ma il richiamo ai suoi corsari colorati è comunque presente nella sua testata, insieme a Pasolini e soprattutto alla difesa della pratica (libera, personale, gratuita) della lettura. Perché se è vero che ci sono uomini “del fare”, è altrettanto vero che ce ne sono “del leggere”, e chissà che non combinino qualcosa anche loro.

Letture corsare li chiama intanto a raccolta per tre giorni (ad Alba, da venerdì 9 a domenica11 settembre) invitandoli a conoscere le persone e i libri che l’associazione culturale Narralba ha selezionato tra le scoperte e gli interessi dei suoi membri. Così, dasempre, nasce il festival: sisommano le cose, di oggi e di ieri, che piacciono a chi legge, senza obblighi di vetrina né di ossequio. Bisogna fidarsi, questo sì, ed essere curiosi; di solito funziona, e si conoscono autori civilissimi e opere belle – e chissà quante ce ne saranno, nel mare di un mercato che vede stampare (se i dati sono attendibili) qualcosa come cento libri al giorno, cifra che sgomenta chi si aggira per scaffali e mette a dura prova i librai che amano il loro mestiere.

Ma veniamo al programma, che è sfaccettato e tuttavia si tiene grazie a buone linee di contatto tra i suoi momenti e i suoi ospiti.
Si inizia venerdì 9 settembre, alle 18.30, con Lorena Canottiere, disegnatricescrittrice di origini albesi che nel 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo (naturalmente disegnato), Oche. Il sangue scorre nelle vene (Coconino Press / Fandango).Èuna storia contemporanea, urbana, di adolescenze tanto belle e preziose quanto assediate da ignoranza e violenza. Lorena pensa e disegna con piena partecipazione umana, euna versatilità di stile che si adatta ai diversi piani narrativi (tra realtà, ricordo e sogno) della storia. L’incontro con Lorena, organizzato in collaborazione con la cooperativa La torre, è seguito, alle 21, dalla serata dedicata a Luciano Bianciardi (1922-1971), scrittore, traduttore (e molto altro) che hapubblicato titoli divenuti proverbiali, come Il lavoro culturale e La vita agra. Su Bianciardi si discorrerà con Carlo Pestelli, cantautore torinese che a novembre porterà in scena a Torino uno spettacolo a lui ispirato, e si proietterà a seguire un documentario (Bianciardi!, Isbn) realizzato da Massimo Coppola e passato al Festival del cinema di Venezia.

Sabato 10 si riprende al pomeriggio, alle 16.30, con Mara Dompè, autrice anche lei vicina al mondo infantile, che ci racconterà l’ultimo suo lavoro (firmato con Alessandro Blengino per Codice Edizioni), dal titolo affettuosamente dickensiano, Little Darwin: la storia di una scolara che, alla vigilia dell’interrogazione di scienze, viaggia in sogno con il padre della teoria evoluzionistica. Alle 18, la scena si sposta su altri territori con Luigi Bernardi, una delle personalità più influenti e versatili del panoramaletterario italiano degli ultimitrent’anni: editore, traduttore (come Bianciardi e Dompè), inventore di autori e collane, Bernardi è un narratore in proprio (anche per i fumetti), fuori e dentro i confini di molti generi: ad Alba si parlerà soprattutto dei suoi ultimi libri, su cui spicca la raccolta di racconti Niente da capire (Perdisa- Pop). La giornata di sabato si chiude con la presentazione serale, alle 21, di Avamposto. Nella Calabria dei giornalisti infami, racconto-reportage (e documentario autoprodotto) di Roberta Mani e Roberto Rossi, illustrazione delle storie personali, umane, familiari dei cronisti che quotidianamente cercano di «tenere la schiena diritta » sotto la pressione della cultura (e delle minacce) della ’ndrangheta. Il libro (edito da Marsilio nel 2010) è stato il frutto di un’osservazione attenta, solidale, davvero di avanscoperta.

Domenica 11 settembre, due incontri e due romanzi storici si legano tra loro intorno al tema dell’emigrazione, dell’illusione, della speranza: sono quelli con Mimmo Gangemi (alle ore18), giornalista calabrese (già vicino agli autori di Avamposto la sera precedente) e narratore oggi acclamato per il suo La signora di Ellis Island (Einaudi), evocativo fin dal titolo; e con Nicolò Tambone (alle 21), esordiente con la storia di Taliani, saga familiare che si srotola tra le Langhe, la Spagna e la Libia negli anni Trenta e Quaranta, cucendo insieme storie private ed esperienze pubbliche, conflitti sociali ed economici a totalitarismi e guerre di conquista coloniale. Come già nelle passate edizioni, Letture corsare è patrocinato e sostenuto dal Comune di Alba e dal centro studi Beppe Fenoglio. Gli incontri si svolgono tutti nella piazzetta Pietro Chiodi (interna al municipio: si entra da piazza del Duomo, passando di fianco all’Ente turismo), tranne la conversazione con MaraDompè e Little Darwin (in Biblioteca civica). L’ingresso agli incontri è libero; in caso di pioggia, tutti in sala Beppe Fenoglio (cortile della Maddalena, via Vittorio Emanuele 19). Per maggiori informazioni, e qualche sguardo ai libri, www.letturecorsare.it.

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