Terzo ponte, ma quando?

La Giunta comunale ha approvato il progetto preliminare della tangenziale Est, la strada che partirà da corso Asti per arrivare in corso Cortemilia, passando per un nuovo ponte, il terzo, sul Tanaro. Il progetto è stato validato nelle forme previste dalla legge per i cantieri che superano i 20 milioni di euro. Il progetto di una nuova tangenziale, infatti, sfiora i 21 milioni. Ora che la Giunta comunale l’ha approvato, la palla dovrebbe passare alla Provincia di Cuneo. Ma tutto è ancora molto confuso e gli scenari di questo lungo romanzo restano da definire.

Riassunto delle puntate precedenti. Ad Alba si parla di terzo ponte sul Tanaro ormai da decenni. Pochi anni fa sembrava arrivata la volta buona: il pressing della politica locale – e, in particolare, del parlamentare Guido Crosetto (Pdl) – aveva spinto l’allora ministro dell’economia Giulio Tremonti ad accantonare nella legge finanziaria per il 2006 lasommadi 12,5 milioni di euro, che sarebbero dovuti servire per coprire i costi della tanto sospirata tangenziale. Tuttavia, già allora si stimava che non sarebbero bastati 20 milioni per l’intero tracciato e partì la caccia ai finanziamenti per scovare gli altri 8 in ipotesi. Nel frattempo, Comune e Provincia si sono accordati sui rispettivi ruoli: il Comune avrebbe gestito la progettazione e approvato il progetto preliminare, la Provincia avrebbe dato il via all’esecutivo e gestito l’appalto e i fondi cosiddetti “Crosetto”.Acomplicare le cose ci ha pensato l’Asti-Cuneo. Gli ultimi accordi verbali tra la società Asti-Cuneo spa e gli altri soggetti interessati –compreso il Comune di Alba – prevedono che sia la stessa società a farsi carico della realizzazione di una serie di opere complementari rispetto all’autostrada, fra cui compare anche la tangenziale Est del Comunedi Alba. L’arteria faciliterebbe l’ingresso all’autostrada ai veicoli provenienti dalla Langa, che da corso Cortemilia potrebbero imboccare la tangenziale per raggiungere gli svincoli autostradali da realizzare in corso Asti.

Che si fa a questo punto? Si attende, verrebbe da dire. Il problema degli 8 milioni di euro mancanti potrebbe essere bypassato, affidando l’intero cantiere della tangenziale Est alla società Asti-Cuneo, dopo averle trasferito, naturalmente, i 12,5 milioni di euro già a disposizione. Ma per i dettagli di tale operazione non si può fare altro che attendere la prossima Conferenza dei servizi che vedrà riuniti la società Asti-Cuneo, il Comune di Alba e tutti gli altri enti interessati all’autostrada. La conferenza, come è noto, dovrebbe riapprovare il lotto 2.6 (Roddi-diga Enel), il cui progetto è scaduto: affinché essa si svolga, è però necessario che il ministro Giancarlo Galan firmi il decreto interministeriale, come la sua collega Stefania Prestigiacomo. Presumibilmente, la Conferenza dei servizi dovrebbe avere luogo in autunno. Lì si deciderà se la società Asti- Cuneo dovrà farsi carico della tangenziale Est e di altre opere complementari (ammodernamento della tangenziale di Alba; sistemazione della strada provinciale di accesso all’ospedale di Verduno), nonché in quali tempi e modalità.

«È ancora troppo presto per parlare», ha detto il vicepresidente della Provincia Giuseppe Rossetto. «Tutto è rinviato al protocollo d’intesa che sarà eventualmente siglato in occasione della prossima Conferenza dei servizi. Al momento è impossibile fare previsioni». Aquesto punto è davvero inutile chiedersi qualcosa sui tempi di quest’opera. Molto dipenderà, ad esempio, da quando partiranno i lavori per il lotto autostradale Roddi-diga Enel. I più ottimisti ritengono che il cantiere potrebbe aprire già tra il 2011 e il 2012 e che potrebbe chiudere nel 2015. Quindi, quando verranno realizzate le opere complementari, quali il terzo ponte: prima del lotto autostradale, dopo o durante? Troppe le incognite, insomma, anche solo per azzardare una previsione.

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