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15 milioni per Verduno

Una settimana fa, Gazzetta annunciava che i costi per la realizzazione della strada di accesso al nuovo ospedale di Verduno sarebbero lievitati. L’indiscrezione ha trovato conferma nei giorni scorsi: la Giunta provinciale, infatti, ha appena approvato il progetto preliminare dell’importo di 15 milioni e mezzo di euro.

Piana di Toetto. La prima considerazione – nonostante l’occhio finisca immediatamente sulle cifre a sei zeri – è di carattere geografico. Scartata l’ipotesi del viadotto di 70 metri – faranno festa gli abitanti della zona –, restava in piedi la possibilità di una strada con partenza dalla diga Enel di Roddi, ma anche questa alternativa è stata affossata a favore dell’unica praticabile, che fissa il punto di partenza della bretella per l’ospedale nella frazione Toetto di Roddi.

Dalla piana di Toetto, ha spiegato il vicepresidente della Provincia Giuseppe Rossetto, si salirà sulla collina di Verduno attraverso un tracciato che si adagerà completamente sul versante, riducendo al minimo il numero di tornanti. Per quanto concerne l’impatto ambientale, il progetto prevede sbancamenti e riporti non superiori a 2 metri e mezzo, che non dovrebbero imbruttire il paesaggio.

La scelta non è stata dettata solo da ragioni “ambientalistiche”, ma anche da aspetti legati alla sicurezza. Il versante è soggetto a frane e i progettisti si sono tenuti a debita distanza dalle aree con movimenti franosi attivi, inserendo comunque nel progetto interventi che metteranno in sicurezza l’intera collina.

Ci pensa l’Asti-Cuneo”? La seconda considerazione riguarda il fronte finanziario. I numeri sono inequivocabili: dai 3 milioni e mezzo di euro iniziali si è passati ai 15 milioni e mezzo, che si spera di coprire inserendo il progetto tra le opere complementari in carico alla società Asti-Cuneo.

In attesa di sviluppi, si può tentare di dare una risposta alla domanda che in tanti si saranno posti: dove verranno reperite le risorse? Il vicepresidente della Provincia Rossetto, pur senza mettere lamano sul fuoco, ritiene che un’operazione del genere sia praticabile.

«La bretella che partirà da frazione Toetto, vista la sua assoluta priorità, potrebbe essere oggetto di un accordo con la società Asti-Cuneo», ha spiegato l’ex sindaco di Alba. Calcolatrice alla mano, sommando i 25 milioni di euro previsti per la messa a punto della strada provinciale 7, i 25 milioni per l’adeguamento della tangenziale albese, i 20 milioni circa per la realizzazione del terzo ponte di Alba – opera che la Provincia sosterrà con 12 milioni propri –, i 20 milioni per la “corda molle”, si ottiene, al netto di contributi provinciali e regionali, una cifra elevata – superiore agli 80 milioni di euro –, ma inferiore ai 100 pattuiti nell’accordo di programma con la società Asti-Cuneo.

Secondo questi calcoli, ci sarebbe spazio per inserire tra le opere complementari all’autostrada la bretella di Toetto e, forse, anche il nodo braidese. Le prospettive. Contestualmente alla trattativa, da Cuneo dovrà arrivare la verifica di Via (Valutazione d’impatto ambientale) al progetto, mentre i Comuni di Roddi e Verduno saranno chiamati ad approvare una variante al Piano regolatore. Poi, si procederà con l’approvazione del progetto definitivo e di quello esecutivo. Dunque, occhi puntati sulla “porta” dell’Asti-Cuneo, che tutti sperano possa aprirsi.

Enrico Fonte

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