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Il Roero pensa ai giovani

Ragazzi e politiche giovanili sono stati al centro dei due incontri promossi nell’ambito del progetto Giovani, lanciato dalla Comunità collinare del Roero e presentato a Sommariva Bosco e Sanfrè venerdì 11 e sabato 12 novembre. A fare il punto c’erano gli amministratori locali, il presidente Silvio Beoletto e i coordinatori del progetto, le associazioni Elianto e Cinema vekkio, che hanno illustrato i risultati di questa ricerca.

Coinvolti 18 Comuni, 135 tra centri di aggregazione, associazioni culturali, ricreative, scout, associazioni di genitori, parrocchie e gruppi parrocchiali, gruppi e società sportive, biblioteche, circoli, Pro loco, Cam e associazioni varie che si occupano dei giovani. Persone che si sono confrontate anche sui risultati del Focus group, laboratorio realizzato con 100 giovani in undici Comuni del Roero, all’interno del quale sono stati rilevati opinioni e giudizi.

«Si tratta di una ricerca completa, esauriente, che ha scelto di percorrere la strada del rapporto diretto con le giovani generazioni del Roero per scoprire da vicino, attraverso un’attenta analisi di tutte le realtà, come queste si percepiscano nel loro crescere e diventare cittadini attivi». Così ha commentato il sindaco di Sommariva Perno Simone Torasso, che da vicino ha seguito e promosso questo progetto. «I risultati hanno fornito significativi spunti di riflessione », per Alberto Contu curatore del Focus e Valentino Merlo dell’associazione Elianto, « in merito ai principali bisogni dei giovani. In primo piano emergono la mancanza di un senso di comunità, la difficoltà di rapportarsi con gli adulti e le istituzioni, la necessità di fare esperienza con gli altri e avere luoghi di incontro». Dati, quelli elencati, che hanno permesso di individuare un terreno comune sul quale lavorare. «Il nostro obiettivo», aggiunge Simone Torasso, «rimane ora quello di rilanciare o creare nuovi progetti di politiche giovanili, stimolare una migliore comunicazione tra giovani e adulti e assicurare finanziamenti costanti per le politiche giovanili».

«Rimane ferma e condivisa », chiude Giorgio Crana a nome del mondo associativo, «la proposta avanzata dai giovani di realizzare manifestazioni per varie fasce di età che coinvolgano tutti. Con questa richiesta i ragazzi ci dimostrano di voler essere parte integrante della società e di come non sia possibile considerare e sviluppare le politiche che li riguardano come un tema separato dal contesto sociale e politico in cui ci muoviamo».

Fulvio Lovisolo

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