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Parte la cura Monti

Il 13 novembre il presidente della Repubblica, GiorgioNapolitano, dopo consultazioni fulminee incaricò Mario Monti di formare un nuovo Governo. Da allora tutto è proseguito al rallentatore. Solo la morsa dei mercati finanziari si è stretta sempre più. Il presidente del Consiglio Monti dimostra grande serenità, autorevolezza e padronanza della situazione. Ha incontrato da pari a pari i leader europei. Domenica 4 dicembre, Monti ha annunciato l’ennesima manovra finanziaria del 2011, questa volta da 24 miliardi di euro. Gli italiani, però, non conoscono ancora bene la politica del suo Governo, in carica appena dal 17 novembre. Intanto, il contagio della sfiducia minaccia l’Europa intera e mette a rischio la sopravvivenza della moneta unica. I tassi dei titoli pubblici italiani hanno registrato forti rincari. C’è materia per farsi un sacco di domande. Eccone alcune.

Perché Mario Monti è apparso bloccato?

Che Monti sia stato paralizzato è, spesso, più impressione che realtà. Non è colpa sua, ma tutti pretendevano che lui compisse il miracolo, dopo che l’Italia ha perso tempo per anni. Non c’è Monti al mondo che abbia la bacchetta magica. Il 5 dicembre è stato presentato il primo “pacchetto” d’interventi, preceduto da questo “avviso” del presidente del Consiglio: «Siamo in una situazione straordinariamente delicata», quindi non ci sarà troppo tempo per le discussioni. È una specie di “prendere o lasciare”. Una minaccia frena la credibilità di Monti di fronte ai mercati finanziari. È il diffuso timore che il suo Governo resti prigioniero dei veti dei sindacati e della classe politica italiana. La quale farà di tutto per recuperare al più presto potere e privilegi, la cui astinenza non può sopportare a lungo. Monti aveva appena ricevuto l’incarico da Napolitano e l’Ansa informava che il Pdl, partito di maggioranza relativa, annunciava di poter «staccare la spina in ogni momento » al nuovo Governo. Lo stesso centro-sinistra avrà qualche mal di pancia ad approvare a scatola chiusa la riforma sulle pensioni ipotizzata dal Governo. L ’ e q u i v o c o dev’essere chiarito al più presto, prima che gli italiani e i mercati finanziari perdano la fiducia e la pazienza. L

Che cosa si devono attendere gli italiani?

Per i cittadini arriveranno ancora tagli di spesa pubblica e nuove tasse. Monti ha assicurato che i sacrifici rilanceranno l’economia e quindi il lavoro. I provvedimenti prendono in considerazione finalmente sforbiciate ai costi della politica. Ci auguriamo venga rispettata l’equità sociale, come promesso. I forti dovranno pagare di più, i deboli dovranno trovare soccorso.

I cittadini hanno anche dei doveri?

È ovvio che per salvare il Paese avremo tutti il dovere di sobbarcarci gli oneri straordinari, aggiunti dalla manovra di Monti alle molte del precedente Governo di Silvio Berlusconi. Ma gli italiani hanno pure il dovere della memoria, pensando al recente passato. In futuro dovranno ricordare che la politica è una cosa troppo seria e nobile per essere affidata a nani e ballerine. La politica non può mentire in eterno ai cittadini. I parlamentari e i governanti devono lavorare per il Paese. Quando andremo a votare per la Camera e il Senato, ricordiamoci di ciò che è successo in questi anni. Ad esempio, il 3 febbraio scorso, mentre persino il Governo Berlusconi si accorgeva che l’economia italiana andava a rotoli, tutti i 315 deputati del Pdl e della Lega nord sprecavano il loro tempo a votare che Ruby – la ragazza marocchina vittima della prostituzione minorile, di cui è imputato l’ex Premier – era la nipote dell’ex presidente egiziano Hosni Mubarak. In questi giorni ci arriva il conto di tanta irresponsabilità.

Giacomo Battaglino

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