«Non si può più tergiversare»

Il vicepresidente della Provincia, Giuseppe Rossetto, martedì scorso è stato uno dei protagonisti dell’incontro nella sede della Provincia, a Cuneo, insieme alla presidente Gianna Gancia, al direttore dell’Anas Mauro Coletta, all’amministratore delegato della società Asti-Cuneo Giuseppe Sambo e ai rappresentanti dei Comuni di Alba, Bra, Roddi e Verduno.

Come procedono i lavori?

«Il lotto che collega Sant’Albano Stura all’area del Mercato all’ingrosso alimentare di Cuneo, con buone probabilità, verrà aperto al traffico a metà febbraio. Successivamente, ma si tratta di interventi indipendenti rispetto a quelli dell’autostrada e già licenziati da Conferenze dei servizi locali – si dovrà procedere con il completamento della tangenziale di raccordo con Confreria».

Ci sono novità sul fronte albese?

«Si attende la convocazione al Ministero della Conferenza dei servizi. Quest’ultima dovrà riapprovare il progetto definitivo del lotto 2.6, con una nuova apposizione dei vincoli espropriativi, ormai scaduti. La Regione ha dato un impulso decisivo. Si può ipotizzare che la Conferenza, indispensabile per riattivare i cantieri, venga convocata nelle prime settimane di marzo. Si dovrà arrivarci redigendo un atto di intesa del territorio, nel quale verranno definite le opere viarie complementari all’autostrada, tra cui la via di accesso al nuovo ospedale di Verduno, l’ammodernamento della tangenziale, la “corda molle” (tra corso Piave e corso Enotria, ndr) e la variante est di Alba – con la costruzione del terzo ponte sul Tanaro – e il “nodo” braidese. Si dovrà prevedere anche l’istituzione di un tavolo di controllo, capace di seguire l’evolversi del progetto».

Si riuscirà a definire un documento rappresentativo di tutte le istanze?

«È l’obiettivo. L’elenco dei lavori complementari, oggetto del protocollo d’intesa, sarà presentato alla Conferenza dei servizi sotto forma di prescrizione al progetto del lotto 2.6. Le procedure per definire il testo sono partite nei giorni scorsi, con un incontro tecnico indetto per fare una sorta di censimento di queste opere. Se l’Anas, come sembra, accetterà di inserirle nel Piano economico dell’autostrada, verranno prese in carico dalla società Asti-Cuneo, la quale anticiperà parte dei cento milioni di euro previsti per questi interventi, fondi che recupererà con i pedaggi. In campo, verranno messi i tre milioni e mezzo di euro della Regione per la bretella al nuovo ospedale – costo superiore ai 15 milioni – e 12 milioni arriveranno dai cosiddetti“ fondi Crosetto” già stanziati per il terzo ponte di Alba». Quale opera avrà la precedenza? «Si è scelto di non assegnare priorità,madi procedere seguendo il naturale corso di progettazione di ciascuna opera. Dando un’occhiata allo stato di avanzamento dei singoli progetti, emerge come, in vantaggio rispetto a tutti, ci siano gli interventi per la realizzazione della strada di accesso al nuovo ospedale e quelli per la riqualificazione della strada provinciale 7 (tra Pollenzo e cantina di Roddi, ndr)».

È fiducioso?

«Sono realista. Non si può più tergiversare e, visti i pareri favorevoli espressi dall’Anas, ci sono tutte le premesse per agire e giungere a un risultato positivo».

Enrico Fonte

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