Anno nuovo trasporti sempre nel caos

Il nuovo anno porta cattive notizie per gli studenti albesi che frequentano le università torinesi, con un ulteriore aumento del biglietto del pullman della Gtt (Gruppo torinese trasporti) che percorre la tratta verso Torino, surplus che non corrisponde a una miglioria del servizio, sempre più oggetto di critiche per corse sforbiciate e condizioni di viaggio al limite.Come scelgono di organizzarsi i tanti ragazzi costretti a raggiungere il capoluogo per seguire i corsi e sostenere gli esami alla luce di questi nuovi ostacoli?

Le alternative purtroppo non sono numerose, come ci hanno testimoniato i ragazzi: la più praticata è il viaggio in treno, non privo però dei suoi contro, come spiega Luca B., studente di enologia di Diano: «Anche Trenitalia ha deciso di aumentare il biglietto, che ora costa 5,30 euro: è vero che si sta più comodi rispetto al pullman, ma la sosta obbligata a Cavallermaggiore rende il viaggio poco attraente per chi torna a casa nel week-end, visto che a metà tragitto bisogna trascinarsi le valigie da un binario all’altro».

Chiara T., studentessa di lettere, ha scelto la vita da pendolare: «Ogni mattina molto presto e verso sera ci sono due corse dirette col treno, utili e veloci. Il problema però è che la stazione di Porta Nuova non è vicina alle facoltà umanistiche, così preferisco prendere il pullman, anche se più lento, con pochi posti e più stressante».

C’è poi chi ha scelto di costituire una sorta di joint venture per affrontare il viaggio verso Torino: si tratta di coinquilini che a turno danno un passaggio ad altri amici, affrontando un po’ per uno gli ingenti costi che l’uso della macchina comporta. Riccardo M. è uno di questi: «Vero è che l’aumento del carburante e del tratto autostradale di Carmagnola non vanno trascurati, ma in 4 riusciamo ad ammortizzare il peso economico. E poi partiamo all’ora che vogliamo, con le valigie al sicuro nel bagagliaio e non pericolanti sui sedili come in pullman. Per chi viaggia ogni giorno è una scelta impraticabile, ma per chi affitta un alloggio durante la settimana e torna il venerdì e parte alla domenica credo sia la scelta migliore».

Centinaia di euro per affitti di appartamenti, biglietti sempre più salati, autostrada e benzina alle stelle: tutti fattori scoraggianti che hanno costretto a gettare la spugna a non pochi giovani albesi, come Enrico F.: «Non mi posso permettere di viaggiare ogni giorno, così ho deciso che raggiungerò Torino solo per le lezioni più importanti e per gli esami. Ma se penso che alcuni miei compagni di corso valdostani hanno tutti i viaggi in treno gratuiti, la mia scelta obbligata mi pare ancora più amara».

Alberto Giordano

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