L’Unvs di Alba ricorda Fontani e premia lo sportivo dell’anno

Venerdì 20, alle 17.30, nella sede della Banca d’Alba, in via Cavour, la sezione albese dell’Unvs (Unione nazionale veterani dello sport) assegnerà il premio “Sportivo dell’anno” e intitolerà la sezione a Mario Fontani, storico dirigente dell’Albese, morto due anni fa.

Il nome dell’atleta dell’anno verrà svelato soltanto durante la cerimonia di premiazione. È già nota, invece, la motivazione scelta dall’Unvs per intitolare la sezione a Fontani: “Presidente dell’Unione sportiva Albese nella stagione 1954-55, quando nessuno voleva occuparsi della società, segretario quando il lavoro amministrativo era eccessivo, promotore di ogni attività, dirigente per eccellenza, fu il perno attorno a cui ruotarono dagli anni ’40 e per molti decenni tutti i Consigli direttivi, i quali trovarono in lui il coordinatore di ogni attività».

Il presidente dell’Unvs di Alba Enzo Demaria è stato calciatore dell’Albese, con Fontani dirigente. «Ho iniziato a giocare con lui ed eravamo legati da un grande rapporto di amicizia.

Tutto il Direttivo dell’Unvs è stato d’accordo nell’intitolargli la Sezione. È un omaggio a un grande personaggio dello sport cittadino», afferma Demaria, anticipando che la Sezione albese dei veterani dello sport ha altre iniziative in cantiere per il 2012, che verranno illustrate nell’incontro di venerdì da Demaria e dai dirigenti del sodalizio: Alida Camera, Roberto Conte e Paolo Barbero.

Mario Fontani non è stato soltanto un dirigente calcistico di lungo corso, competente e appassionato. Era l’autentica “memoria storica” del calcio cittadino. Se gli si mostrava una vecchia foto dell’Albese al “Coppino” ricordava immediatamente stagione e giocatori. Inoltre, fu tra i fondatori, nel 1956, della società ciclistica Us Csi Alba, ricoprendo la carica di vicepresidente.

Il suo legame col calcio gli costò anche qualche giorno di carcere nel 1944. La Repubblica sociale aveva organizzato un torneo di calcio al “Coppino” il 3 dicembre tra militari e giocatori albesi e in città si era sparsa la voce che i partigiani, approfittando del torneo, volessero tentare di riprendersi la città persa un mese prima. Fontani venne interrogato sui suoi rapporti col portiere della Juventus Beppe Perucchetti (arrestato pochi giorni prima con l’accusa di essere un fiancheggiatore dei partigiani) e venne trattenuto in carcere fin dopo il torneo.

Qualche anno fa, in un’intervista a Gazzetta, Fontani ricordò che dal carcere dovette firmare un’autorizzazione affinché il custode del “Coppino” desse le maglie e i palloni alle squadre.

Corrado Olocco

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