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I Canté j’euv per Talita

Saranno Franco Artusio e Simone Torasso ad aprire, con la loro sfilata, la dodicesima edizione di Canté j’euv nel Roero, che si terrà sabato 31 marzo nel paese della Bela Rosin. I due primi primi cittadini, in rappresentanza del paese organizzatore (Guarene) e di quello ospitante, daranno il “la” a una manifestazione che si propone di frantumare ogni record precedente. Dalle 300 presenze della prima edizione, nel 2000, a Castelrotto, alle oltre 10 mila del 2011 a Sanfrè. Cifre di un successo che ha portato il Canté j’euv, a essere riconosciuto, unica manifestazione piemontese, dal Forum nazionale dei giovani come Meraviglia d’Italia. Numeri che parlano da soli e che fanno del Canté j’euv l’appuntamento più atteso e partecipato del basso Piemonte, numeri in continua crescita con un altro primato già crollato, quello dei gruppi, 44 nel 2011, dieci in più quest’anno, con il numero dei soli sfilanti-cantori che potrebbe superare le mille unità.

A inorgoglire gli organizzatori (il Comune di Guarene e le Pro loco del Roero) la presenza di moltissimi giovani, oltre il 50% del totale dei partecipanti, a riprova che il sogno di Antonio Adriano, antropologo maglianese scomparso nel 2006, di rinnovare una tradizione antichissima facendola diventare di “tendenza”, è stato raggiunto in pieno. E sono oltre mille i ragazzi che hanno confermato la loro presenza sulla pagina Facebook dell’evento e oltre cinquemila sono in forse». Saranno soprattutto i giovani ad animare, dalle 20.30 e fino a tarda notte, via Roma, le piazze Europa, delle fragole e Torino al ritmo dei canti e balli della tradizione popolare, mescolati ai profumi della cucina e dei vini del basso Piemonte. Dalla lontana Casalcermelli alle vicine Monteu e Ceresole saranno rappresentate le province di Cuneo, Asti, Alessandria e dal 2011 Torino. Il traguardo più importante, come sottilineano gli organizzatori, «sarebbe frantumare un altro record, quello della solidarietà. Nella scorsa edizione, infatti, avevamo donato al Cav, Centro di aiuto alla vita, di Bra oltre 13 mila euro. Quest’anno a beneficiare del buon cuore dei roerini sarà la Casa-famiglia Talita di don Luigi Pescarmona, in Brasile. Perché la festa non sia fine a se stessa, ma si sublimi nell’aiuto ai più deboli.

Marcello Pasquero

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