L’incontro come tensione capace di interrare semi fecondi: per l’ottava volta due nazioni si scambiano idee e strategie. Divise dall’intero diametro terrestre, Italia e Giappone non badano al clima di rigore e, in linea con la tradizione, organizzano il workshop dal titolo Cooperazione sulla protezione dei paesaggi culturali e dei quartieri storici. Il contesto è propizio: l’imminente responso dei commissari Unesco rispetto alla candidatura dei Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe, Roero e Monferrato ha spinto il Ministero dei beni culturali italiano a selezionare il territorio albese come luogo di incontro fra la Commissione italiana e quella nipponica. Spiega Roberto Cerrato, presidente dell’associazione che cura il processo di candidatura Unesco delle colline nostrane: «Tra i temi che verranno affrontati nel corso delle giornate di studio emerge quello della protezione dei paesaggi culturali intesi come “risultato del lavoro di interazione fra uomo e natura”.
Attraverso un confronto frontale, ci proponiamo di raggiungere più maturi livelli di consapevolezza e competenza tecnica». Cerrato a metà febbraio è stato in Giappone per un sopralluogo e per illustrare l’esperienza albese. Lo scorso 8 marzo è atterrato a Berlino – insieme all’assessore regionale al turismo Alberto Cirio – per sponsorizzare e pubblicizzare la candidatura. Il tempo stringe, dato che la commissione valutativa Unesco si radunerà a San Pietroburgo tra fine giugno e l’inizio di luglio: servono interventi e trasferte per «mettere in buona luce» il territorio e massimizzare le probabilità di accesso alla prestigiosa lista di territori protetti. Il workshop rappresenta una tappa cruciale, perché il Giappone sarà uno dei commissari votanti al tavolo russo e, come spiega Cerrato, «il confronto ci consentirà di progredire, considerata la comunanza dell’obiettivo tra i due Paesi. Anche il Governo nipponico è in attesa del verdetto rispetto alla candidatura di alcuni suoi paesaggi».
I lavori si articoleranno lungo quattro giornate, dal 12al 15 marzo.La delegazione giapponese è arrivata domenica 11 marzo a Torino. Una fitta serie di itinerari esplorativi nei territori collinari e un concatenarsi di convegni con referenti nazionali e internazionali, conferenze e dibattiti spalancheranno prospettive e consentiranno l’accesso a più mature strategie nel complesso scenario dei rapporti internazionali e della valorizzazione ambientale. Preparativi in attesa della sempre più prossima “sentenza finale” per la tutela Unesco delle colline del vino.
Matteo Viberti
foto Marcato