In centro meno macchine e più telecamere

Nuova area pedonale tra piazza Risorgimento e via Cavour: ci saranno telecamere al posto dei “funghetti” elettronici per controllare gli indisciplinati al volante

PEDONALIZZAZIONE – Il cuore della città dev’essere protetto, affinché l’immagine globale risulti limpida. La pedonalizzazione del centro storico, uno dei cavalli di battaglia della Giunta di Maurizio Marello in tempi di campagna elettorale, procede: con una deliberazione del 19 aprile, è stata istituita una nuova area pedonale che riguarderà piazza Risorgimento e via Cavour, nel tratto compreso tra l’area e via Cerrato. Come ha spiegato l’assessore alla viabilità, Giovanni Bosticco, «l’Amministrazione intende proseguire nell’intento di migliorare la qualità della vita, intesa come possibilità di usufruire degli spazi pubblici, rendendoli gradevoli e facilitando gli spostamenti in sicurezza, contribuendo a creare un centro a misura di pedone e di utente debole della strada».
La nuova area pedonale implicherà il divieto di circolazione per qualsiasi tipo di veicolo a motore, con esclusione delle vetture di proprietà dei residenti, quelle con funzione di emergenza, i velocipedi e i veicoli al servizio di persone con limitate o impedite capacità motorie oppure i mezzi adibiti al carico e scarico merci. Non è finita: Bosticco annuncia l’imminente eliminazione dei cosiddetti “funghetti”, i cilindri elettronici che, sorgendo dal terreno, impediscono l’accesso alle aree pedonali. «Si tratta di apparecchi che si danneggiano con estrema facilità», ha spiegato l’Assessore. «Sovente gli automobilisti ci passano sopra, ci sbattono. Inoltre, funzionando con tecnologia elettronica, i dispositivi possono risentire della presenza di sabbia e acqua».
I dispositivi verranno sostituiti con telecamere: una in via Cavour, una in piazza Savona, poi in piazza del Duomo e in via Calissano. «Il modello di riferimento sono le città come Torino, che da tempo dispongono di simili sistemi di sorveglianza», conclude Bosticco. «Le telecamere, inoltre, rappresentano una metodologia più civile per disabili e i residenti, dato che non richiedono l’uso del telecomando e quindi semplificano l’accesso alle aree». L’Amministrazione per ora non comunica i costi di un intervento che, oltre a grandi risvolti pratici sulla circolazione, si trascina implicazioni politiche, essendo la viabilità un primario parametro di valutazione, da parte dei cittadini, dell’operato del loro Sindaco.

m.v.

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