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2008, un Barolo di classe

Domenica 3, al castello Falletti, la presentazione dell’annata. Testimonial il giornalista Ian D’Agata

C’è grande attesa nel mondo del vino per la presentazione della nuova annata del Barolo. Il 2008 farà il suo ingresso ufficiale in società domenica 3 giugno; l’appuntamento è, come sempre, al castello “Falletti”, alle 11.30.
Sarà testimonial della nuova annata Ian D’Agata, giornalista e scrittore esperto di vini, collaboratore della rivista britannica Decanter, uno dei più autorevoli mensili sul vino del mondo.

«Il Barolo è stato il primo grande vino della mia vita e se oggi faccio questo mestiere lo devo proprio a quanto era buona quella bottiglia che mi ha aperto un mondo nuovo davanti», afferma D’Agata, italiano nato in Canada, con oltre 25 anni di esperienza nel mondo vinicolo. Premiato nel 2007 quale miglior giovane giornalista italiano dal “Comitato grandi cru d’Italia”, D’Agata è autore di pubblicazioni e articoli su testate italiane ed estere e docente universitario in Italia e in America. Dal 2004 al 2010 è stato direttore dell’International wine academy di Roma e dal 2005 responsabile per l’Italia e Bordeaux dell’International wine cellar.

L’etichetta che vestirà le bottiglie selezionate dell’annata 2008 è realizzata dal giapponese Kyoji Nagatani, artista di fama mondiale che nel 1984 vinse una borsa di studio del Governo italiano e si diplomò all’Accademia di Brera. Fra le sue opere più imponenti si ricordano il monumento per Villa Fontana a Capriano, il monumento per il Teatro comunale di Hachioji a Tokyo e il museo aperto di Usuku-shi-ga-hara di Nagano.
La cerimonia di presentazione sarà seguita, dalle 13 alle 18, nel “tempio dell’enoturista”, da “Il Barolo è servito”, degustazione di oltre cento Barolo 2008 in abbinamento con l’eccellenza della produzione casearia piemontese, in collaborazione con Assopiemonte. Le degustazioni (a pagamento) proseguiranno nei giorni successivi, fino a sabato 9, all’Enoteca regionale.
A illustrare il Barolo nuovo ci penserà come sempre l’esperto enologo Armando Cordero, che ha definito il 2008 un’annata agricola «capricciosa e all’insegna dell’instabilità, che soltanto a fine stagione si risolse positivamente, dando respiro e speranza ai produttori più diligenti, che riuscirono a ottenere vini di qualità molto buona e anche eccellente. Questa grande variabilità climatica ha determinato una resa quantitativa più bassa, con conseguente miglioramento qualitativo dei vini».

Il Barolo 2008 si presenta intenso nel colore e nei profumi, con un bouquet complesso ed elegante che ricorda ciliegie mature e frutti di bosco, con note leggere di rosa appassita, le quali sfumano in sentori di liquirizia e vaniglia. È un vino caldo, con tannini evidenti ma già tendenti al morbido, ben strutturato e particolarmente adatto a resistere nel tempo.  Conclude l’Enologo: «È un vino di gran classe, un grande Barolo che saprà regalare ai suoi estimatori emozioni che non dimenticheranno».

Elisa Pira

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