Alba galleggia (grazie agli stranieri)

INCHIESTA – “Nella generale senilità del Paese Alba non sembra cavarsela meglio. Come ha spiegato l’assessore ai servizi demografici, Giovanni Bosticco, «sebbene le intenzioni e i provvedimenti dell’Amministrazione siano orientati a contenere il fenomeno dell’invecchiamento demografico, le prospettive per il futuro non sono rosee. Ci saranno meno giovani, a fronte di un incremento della popolazione anziana. Perciò dovremo allargare gli incentivi sulle abitazioni (social housing, ad esempio) e sui trasporti: tenteremo di andare incontro a chi non ce la fa, così da incrementare la speranza verso il futuro e restituire, a chi l’ha persa, la fiducia nella possibilità di creare una famiglia».
Il proposito politico, come si sa, è difficile da concretizzare. L’ulteriore ostacolo è l’assenza coatta – causa malattia – di Mariangela Roggero Domini, l’assessore alla famiglia che fino a pochi mesi fa si occupava con competenza degli equilibri sociali cittadini. «Speriamo, ma ne siamo certi, che l’assessore possa riprendersi presto», dichiara Bosticco. «Mai come ora abbiamo bisogno del suo aiuto».

A fronte di un avvenire in declino dal punto di vista demografico, nel presente Alba galleggia. Il numero dei residenti è di 31 mila e 531 persone (191 in più rispetto al 2010). I nati nel 2011 sono stati 269 (+26 rispetto al 2010), mentre i morti sono stati 330 (dato stabile). Il trend è dunque lievemente negativo. Pure le famiglie sono in incremento (14.012, in aumento di 64 rispetto al 2010). Le convivenze risultano invece 35 (dato stabile). Un andamento cruciale riguarda gli stranieri, che ammontano a 3.759 (+203, rispetto al 2010): 1.399 dalla Romania, 517 dal Marocco, 365 dall’Albania. Seguono Macedonia (347), Tunisia (168), Cina (108), Bulgaria (95), Bosnia (72), Moldavia (70), Senegal (65), Brasile (41), Filippine (36) e Repubblica Dominicana (18). Gli stranieri consolidano un percorso d’integrazione, ricoprono ruoli professionali scoperti e arricchiscono l’identità collettiva. Conclude Bosticco: «Etnie come quella rumena o quella macedone, dalla presenza demografica incisiva, ricoprono una posizione strutturale in città. Non potremo farne a meno: stiamo studiando interventi mirati anche in favore di questa parte di popolazione».

m.v.

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