Ci sarà un futuro turistico per l’ex linea Bra-Ceva?

MONCHIERO – Sabato 19, dalle 9.30 alle 13, Monchiero ospita il convegno “La ferrovia di Luigi Einaudi: binari diVini per un turismo di qualità superiore?”, patrocinato da Comune di Monchiero, Provincia e Regione.
Al centro del dibattito, che si terrà nel salone dell’ex ristorante della stazione, in piazza della stazione ferroviaria, c’è il futuro del tratto dismesso della Bra-Ceva.
Aderiscono al convegno tutte le città e i paesi limitrofi, da Mondovì ad Alba, Bra, Cherasco, passando per l’unione di Comuni Colline di Langa e del Barolo e anche i Comuni di Narzole, Farigliano, Carrù, Dogliani, Bastia Mondovì, Clavesana e Novello.
I lavori si apriranno con il saluto della presidente della Provincia Gianna Gancia e del sindaco di Monchiero Giovanni Bottino, con il consigliere Giancarlo Contratto. Alle 10.30 lo storico Livio Berardo farà un breve excursus sulla ferrovia Bra-Ceva-Savona.
La parola passerà al senatore Tomaso Zanoletti, il quale rifletterà sul disegno di legge sul completamento e la messa in servizio della linea ferroviaria Torino-Bra-Ceva-Albenga.
Quindi il microfono sarà per l’assessore al turismo della Regione Alberto Cirio, che presenterà un intervento sul tema “Si può migliorare l’offerta turistica del nostro territorio”.
Tra i relatori del convegno si alterneranno poi Piero Canobbio, ex capo stazione (“Un treno turistico per il quadrilatero del gusto”) e il vicesindaco di Farigliano Giacolino Gillardi, mentre Stefano Sibilla, membro della Sezione di Torino del Collegio ingegneri ferroviari italiani, si soffermerà su “Pre-fattibilità e i valori di opzione del ripristino Bra-Monchiero e Monchiero-Mondovì”.
Il vicepresidente della Provincia Giuseppe Rossetto analizzerà poi le possibilità per il rilancio del sistema ferroviario cuneese.
A seguire, dalle 12, interverranno il senatore Michelino Davico, l’assessore ai trasporti della Provincia Roberto Russo e il consigliere regionale Mino Taricco; concluderà il convegno il consigliere regionale Federico Gregorio.

Elisa Pira

Chiusa dal 1994 e costruita nel 1874, è la più antica linea del Piemonte

MONCHIERO – Della ex ferrovia Bra-Ceva da anni si discutono le sorti. Abbandonato dal 1994, in seguito all’alluvione che ne determinò la chiusura, lo storico tratto della Torino-Savona che faceva tappa alla stazione di Monchiero, versa oggi in condizioni di estremo degrado e abbandono.
Si tratta dell’unica grande opera pubblica colpita dalla piena del Tanaro nel novembre 1994 a non essere stata ripristinata. Per il suo ripristino furono stanziati, nel post-alluvione, 68 miliardi di lire, poi destinati altrove, in particolare al miglioramento e al completamento della Fondovalle.
È una tratta di 36 chilometri a binario morto, con fabbricati, ponti e gallerie. Costruita nel 1874, è la linea più antica del Piemonte. Rimase l’unico collegamento ferroviario fra Torino e Savona fino al 1933, quando l’attivazione della tratta a doppio binario Fossano-Mondovì-Ceva ne determinò la diminuzione dell’importanza commerciale, fino alla definitiva chiusura del 1994.
Il progetto che si discute da anni è trasformare i binari della ferrovia in pista ciclabile con possibile futura estensione a Pollenzo e Alessandria, con l’obiettivo di realizzare una ciclabile di primo piano a livello europeo. I lavori sarebbero realizzabili anche a lotti, ma per l’acquisizione del sedime, con diritto di superficie per cinquant’anni, era stato richiesto un milione e duecentomila euro.

e.p.

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