Mancanza di liquidità alla fondazione “Sacra Famiglia”. Problemi per una trentina di lavoratori
Ancora problemi per la fondazione “Sacra Famiglia”, ma soprattutto per i circa trenta lavoratori del ricovero per anziani ospitato nell’ex ospedale. A inizio aprile si scontava il ritardo nel pagamento degli stipendi di febbraio; ora la situazione si ripete con quelli di marzo.
Nonostante il subentro, a inizio anno, della cooperativa “Applica” alla precedente Ro&Ro, poco è cambiato: la nuova ditta appaltatrice ha effettivamente mantenuto i lavoratori impiegati nella struttura e sarà anche più economica (come sostenuto a suo tempo da Comune e fondazione per giustificare il cambio), ma, come la precedente, sconta la mancanza di liquidità. La cooperativa attende il versamento dei rimborsi da parte dell’Asl Cn1 che, a sua volta, attende la corresponsione del dovuto dalla Regione: peccato che il cerchio si chiuda sui lavoratori, che si trovano senza stipendio
Lo avevano promesso a inizio mese dalla segreteria della Cisl-Fp, durante l’incontro col Presidente della fondazione, che, allora, si era limitato a farsi portavoce delle scuse per un generico ritardo tecnico-bancario: se entro il 22 aprile non fosse stato corrisposto lo stipendio di marzo, si sarebbe passati alle vie di forza. E così, martedì 24 aprile, si è tenuto il presidio davanti alla struttura, al quale hanno partecipato molti lavoratori, giustamente preoccupati perché le spese quotidiane e i mutui non ammettono ritardi.
Nessuno si è fatto vivo, invece, dalla fondazione (il Presidente ha comunicato l’impossibilità a partecipare), contro la quale ora i sindacati puntano il dito: le garanzie finanziarie sbandierate per scegliere la nuova cooperativa “Applica” erano evidentemente senza fondamento. I lavoratori e i loro rappresentanti chiedono che la fondazione si assuma le sue responsabilità, prenda atto della situazione reale e si impegni a coinvolgere il mondo politico a tutela dei lavoratori.
Miranda Ciravegna
