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Erica Arosio: «Le donne riflettano sull’eccesso di autocontrollo»

«Penso che le donne siano caratterizzate da due desideri: gli amori rassicuranti e quelli destabilizzanti»: Erica Arosio, giornalista e scrittrice del romanzo L’uomo sbagliato e ospite della libreria La torre, introduce così la protagonista del suo libro. Francesca, donna in carriera e madre impegnata in un matrimonio sereno, incontra quello che si rivela, fin dalle prime pagine, l’uomo sbagliato. Non c’è suspense, ma una situazione descritta subito a chiare lettere: la vita perfettamente controllata di Francesca si è imbattuta nella passione e nella paura tipici di un amore celato. Non resta che chiedersi in che modo finirà questa storia senza destino. Ogni capitolo del romanzo è introdotto dai versi di un brano; tra i testi citati anche quelli di Gianmaria Testa, presente nel pubblico della presentazione, in piazza Pertinace. Si inizia con le parole di «Je t’aime, moi non plus», preludio di quello che sarà un amore passionale e dal futuro poco concreto e si finisce con una fiaba, che racconta la ricomposizione di una donna dopo la devastazione amorosa. Spetta al lettore decidere se la tempesta che ha preceduto il ritorno alla quiete di Francesca sia stata giusta o sbagliata.
Crede che tutte le donne siano divise tra amori “giusti e sbagliati”?  «Penso che ci siano due tipologie di donne: alcune sono naturalmente portata a cercare l’amore rassicurante, l’uomo da sposare, che le tranquillizzi e che si faccia carico di loro. Poi ci sono le altre, spesso quelle in carriera, più controllate in quella che è la loro esistenza al di fuori degli amori, che invece hanno bisogno di essere destabilizzate».

E il suo libro non demonizza certo la seconda categoria.  «Nel corso degli anni le donne si sono costruite, dal femminismo in poi, delle vite eccessivamente controllate. Credo che questa sia una delle cause dell’anoressia, espressione del controllo assoluto del proprio corpo. La mania della perfezione non fa certo bene alla nostra salute. Trovo che sia positiva un po’ di destabilizzazione: una relazione sentimentale “devastante” è una delle modalità per metterla in atto. Non intendo certo invitare le donne a una relazione extramatrimoniale, ma farle riflettere su quanto un eccessivo autocontrollo possa essere altrettanto sbagliato».

Chiara Cavalleris

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