La scure sulla Finanza

SERVIZI Ha senso che i cittadini del territorio albese continuino a pagare le tasse? È la domanda, nemmeno tanto provocatoria, che l’assessore regionale Alberto Cirio si è posto dopo aver appreso la notizia della soppressione della caserma della Guardia di Finanza di Alba e dell’accorpamento della Compagnia albese a quella di Bra. La soppressione – disposta per «ottimizzare le risorse disponibili e ridurre all’essenziale le fonti di spesa» –avverrà a partire da… subito, il prossimo primo agosto.

Si tratta, come lo definiscono gli amministratori di piazza Duomo, di un fulmine a ciel sereno, visto che la Compagnia della Guardia di Finanza albese, dopo le rassicurazioni giunte nelle scorse settimane, sembrava salva. Anzi, l’Esecutivo guidato da Maurizio Marello, insieme agli amministratori locali presso le istituzioni superiori, si era già attivato per trovare una nuova casa alle Fiamme gialle, collocate ora nei locali di corso Europa. Allo studio, in particolare, c’era la possibilità di sistemare la Finanza nel complesso dell’ex caserma Govone.
Che fare, dunque? Cirio, non escludendo la possibilità di azioni di protesta «pesanti», ha invocato la costituzione immediata di un tavolo di crisi permanente, «perché Alba, dopo la proposta di soppressione del Tribunale e i tagli agli Uffici postali, rischia di vedersi spogliata di tutti i suoi servizi essenziali», ha detto Cirio, affermando, provocatoriamente, che se si proseguirà di questo passo il presidente del Consiglio Mario Monti potrebbe decidere di sopprimere addirittura la Fiera del tartufo. Nella comunicazione ufficiale firmata dal comandante della Finanza, Enrico Maria Pasquino, si legge che la Compagnia di Bra, disponendo di un’ampia caserma demaniale e potendo beneficiare di un prossimo potenziamento dell’organico e dei mezzi a disposizione, sarà in grado di mantenere elevato il livello del controllo economico-finanziario sul territorio.

Che cosa ne pensa il sindaco Maurizio Marello? «Il problema della caserma della Guardia di Finanza di Alba era già stato affrontato dalla precedente Amministrazione comunale, la quale, con opportuni finanziamenti pubblici, avrebbe voluto spostare le Fiamme gialle in corso Barolo. I contributi, però, non arrivarono. Lo scorso anno, la soppressione della Finanza di Alba sembrava cosa fatta, ma grazie all’impegno di tutti si riuscì ad allontanare questo rischio e si iniziò a lavorare per individuare un’area adatta a ospitare i finanzieri. La nostra intenzione era e rimane quella di realizzare la sede nell’area dell’ex caserma Govone. Il Demanio, proprietario dell’area, ha anche abbozzato uno studio di massima e noi abbiamo inserito le opportune modifiche nel Piano regolatore, ottenendo poi dalla Finanza rassicurazioni sul fatto che al momento la possibilità di sopprimere la sede di Alba era stata scartata. Ora è giunta questa notizia. Sono amareggiato, perché il territorio, con la sua dinamicità in campo economico e con le sue finanze in regola, non merita di essere trattato in questa maniera. È giusto razionalizzare le spese, ma lo si faccia dove ci sono sprechi».

Enrico Fonte

HANNO DETTO

Bruna Sibille: «Un’ampia caserma per le Fiamme gialle di Alba e Bra»

“Sono molto contenta di apprendere, in modo ufficiale, la notizia del trasferimento della Compagnia della Guardia di Finanza di Alba nella nostra città. Gli uomini delle Fiamme gialle, ospitati in un’ala della ex-caserma Trevisan, sono molto attivi. Un aumento di organico non potrà che giovare alla notevole mole di lavoro che sono quotidianamente chiamati a svolgere». Il sindaco braidese Bruna Sibille commenta con viva soddisfazione la notizia dell’accorpamento delle due Compagnie. Continua: «Avevo sentito il Comandante provinciale, che mi aveva anticipato questa ipotesi. So che, in un’ottica di razionalizzazione, ha inciso molto il fatto che la nostra Compagnia disponga di un’ampia caserma demaniale, capace di assorbire anche i militari albesi, che mi risulta siano una trentina».

v.m.

“Commenta il colonnello Enrico Maria Pasquino, dirigente provinciale: «La competenza sui Comuni e sui territori attualmente governati dalla Compagnia albese, passerà a quella braidese, comandata dal capitano Luciano Cotroneo. Verrà ovviamente potenziata sia sotto l’aspetto degli uomini sia sotto quello dei mezzi, in modo da mantenere elevato il livello di controllo economico-finanziario della vasta area. I minori oneri, derivanti da questa operazione, sia in termini di militari impiegati in compiti d’ufficio sia in termini puramente economici, ci permetteranno di pianificare ulteriori tipologie di interventi».

v.m.

“Conclude il capitano della Compagnia di Bra, Luciano Cotroneo: «La fusione con Alba avverrà a partire dal primo agosto. Noi siamo pronti ad accogliere i colleghi albesi: con un organico potenziato sarà più facile affrontare la grossa mole di lavoro che ci aspetta quotidianamente».

v.m.

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