Piace a nessuno L’ex Stipel invenduta

Per l'ex Stipel non è giunta nessuna offerta.

ALL’INCANTO «Abbiamo scelto il momento peggiore per vendere. La crisi, che non accenna a diminuire, impedisce anche a coloro che sarebbero interessati ad acquistare i nostri immobili di fare offerte». Il primo cittadino Bruna Sibille, che detiene anche la delega all’urbanistica, commenta così il fatto che – per la seconda volta – non ci sono stati acquirenti per l’immobile (ex sede della Stipel) di via Vittorio Emanuele II. Infatti, allo scadere del bando, alle 12 di mercoledì scorso, non sono arrivate buste contenenti proposte economiche.

Continua il Sindaco: «Il nostro obiettivo è dismettere immobili che non sono utili all’Amministrazione, con la speranza di incassare dei denari che andrebbero a rimpinguare le casse comunali. Senza una specifica programmazione del loro impiego: sarebbero soldi utili per pagare spese oppure prevedere qualche intervento che non è finanziabile a causa del famigerato Patto di stabilità».

Commentano alcuni tecnici della Ripartizione finanziaria del Comune: «Non possiamo nascondere un po’ di delusione nel constatare che, per la seconda volta, nessuno ha mostrato interesse per questa alienazione, che partiva da una base di 500 mila euro. Ritenevamo infatti che l’immobile, situato nell’ala libera del complesso delle Maschili di via Vittorio, essendo immediatamente fruibile, fosse allo stesso tempo anche assai appetibile».

Per l’ex Stipel non è giunta nessuna offerta.

Già la precedente Amministrazione aveva in mente di alienare l’immobile in questione per recuperare denari da destinare alla realizzazione della nuova scuola elementare di via Gabotto. Ma, al tempo, non se ne fece nulla. La Soprintendenza ai beni architettonici si sta occupando di definire le modalità esecutive degli interventi (quali allargamento di finestre, aperture di vetrine al pian terreno e calcolo della volumetria utilizzabile), che potrebbero essere realizzati nel palazzo, la cui destinazione d’uso può essere tanto residenziale quanto commerciale e terziaria.

Commenta l’assessore al bilancio, Alberto Rizzo: «C’erano state alcune manifestazioni di interesse che non sono approdate in successive offerte. I soldi che potremmo introitare, non soggetti al Patto di stabilità, ci permetterebbero di mettere in cantiere opere pubbliche già programmate. Per adesso aspettiamo di vedere l’esito dei prossimi bandi prima di scegliere come operare con questo immobile. Potremmo anche decidere di portare in Consiglio comunale la proposta di diminuire il prezzo a base d’asta».

Tombe. Il prossimo bando in scadenza è quello relativo all’alienazione di sei tombe del cimitero urbano di viale Rimembranze, che saranno concesse in uso per 99 anni, il cui valore a base d’asta varia dai 12 ai 27 mila euro.
Spiega l’assessore ai lavori pubblici Luciano Messa: «La prima asta, prevista a fine dello scorso anno, è andata deserta. Complice la crisi e la minor disponibilità di denaro, abbiamo deciso di ripetere l’iniziativa, operando però un ribasso molto significativo del 40%». Nei prossimi giorni si saprà se qualcuno ha approfittato della nuova scadenza, fissata per le 12 di ieri, lunedì 23 luglio.

Ex liceo. Un altro “gioiello” del patrimonio comunale che viene messo in vendita – al prezzo base di 700 mila euro – è l’immobile di vicolo Fossaretto, che anticamente ospitava il liceo classico. In questo caso la scadenza del bando è fissata per domani, mercoledì 25 luglio, sempre a mezzogiorno. Ancora l’assessore Messa: «Alla cessione di questo immobile è anche abbinata quella di alcuni parcheggi pubblici, che è nostra intenzione lasciare tali. Naturalmente chi si aggiudicherà l’asta, avrà la possibilità di sfruttare anche questo spazio fisico per la realizzazione di eventuali parcheggi sotterranei».

Ulteriori informazioni e documentazioni, sono disponibili sul web, nella sezione “Bandi” del sito ufficiale dell’Amministrazione comunale braidese, all’indirizzo www.comune.bra.cn.it.

 Valter Manzone

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