Ultime notizie

Fenocchio spinge la staffetta sul podio

Laprima medaglia olimpica nella storia dello sport albese ha il sorriso, la grinta e i muscoli di Francesca Fenocchio, che sabato sul circuito di Brands Hatch ha vinto l’argento nella staffetta di handbike, assieme ad Alex Zanardi e Vittorio Podestà.

Per la portacolori di SportAbili è il punto più alto di una carriera che nel giro di pochi anni l’ha portata ai vertici internazionali dell’handbike, con vittorie a livello italiano, europeo e mondiale. Francesca ha conquistato il secondo gradino del podio davanti a un nutrito gruppo di tifosi giunti dalle Langhe e guidati dal sindaco di Albaretto della Torre Ivan Borgna, che subito dopo la gara ha inviato ai propri contatti un eloquente sms: «Argento in questo istante», c’era scritto, seguito da una dozzina di punti esclamativi.

Il terzetto azzurro (ogni componente della staffetta ha percorso 6 chilometri) ha chiuso col tempo di 30’50”00, alle spalle degli Stati Uniti (30’07”00, con Updike, Sanchez e Marianna Davis, vincitrice di due ori individuali) e con otto secondi di vantaggio sulla Svizzera (Frei- Schwaller-Berset). Quarta è giunta la Francia; quinto il Canada, mentre si sono ritirate Austria e Israele.

L’ultimo frazionista è stato Alex Zanardi, che con la sua storia e il suo carisma ha dato grande visibilità all’handbike. Se oggi questa disciplina è finita sulle prime pagine dei giornali gran parte del merito va all’ex pilota bolognese. L’altro azzurro in gara era Vittorio Podestà, trentanovenne ingegnere di Chiavari, già argento a Pechino nel 2008. Prima del team relay Zanardi aveva vinto due ori individuali e Podestà due bronzi. Fenocchio era ancora senza medaglie, ma si è rifatta nella prova a squadre, gara in cui l’Italia si è lasciata alle spalle formazioni interamente maschili, a dimostrazione della qualità della performance dell’atleta di Albaretto.

L’avventura olimpica di Francesca sul circuito di Brands Hatch era iniziata mercoledì 5, con la prova a cronometro, nella quale l’atleta di SportAbili si era classificata al quarto posto, a 39 secondi dal podio. La vittoria è andata alla statunitense Marianna Davis, che ha coperto i 16 km del percorso (pari a due giri del circuito) in 31’06”39; seconda l’inglese Karen Darke (33’16”09); terza la svizzera Ursula Schwaller (34’56”55). Non a caso le tre atlete che Fenocchio, nelle interviste prima di partire per Londra, aveva indicato come le rivali più temibili. La campionessa di Albaretto ha chiuso la cronometro in 35’35”46. Alle sue spalle: Alicia Dana (Usa), l’altra azzurra Claudia Schuler e la slovacca Anna Oroszova.

La prova in linea disputata venerdì, sulla distanza di 40 chilometri, ha visto in gara assieme le categorie H2 (quella di Francesca) e H3, per un totale di diciassette partenti. La statunitense Davis ha bissato l’oro di due giorni prima, precedendo di circa mezzo minuto la connazionale Monica Bascio (H3); sul terzo gradino del podio la britannica Rachel Morris (H3). Quarta, l’altra britannica Darke (H2), quinta la svizzera Sandra Graf (H3), sesta la russa Svetlana Moshkovich (H3), settima Francesca Fenocchio (H2), ottava la neozelandese Susan Reid (H3), nona Claudia Schuler (H2) e decima la slovacca Oroszova (H2). Non hanno finito la gara Kim Jung Im (Corea), Kadidia Nikema (Burkina Faso), Murielle Lambert (Francia), Alicia Dana (Usa) e Ursula Schwaller (Svizzera).

Corrado Olocco

I tifosi di Francesca Fenocchio

Banner Gazzetta d'Alba