Facciamo nascere un comitato per la difesa del Tribunale e dei diritti

Gentile Direttore, chiedo nuovamente ospitalità sul Suo giornale per ritornare sullo “scippo” del Tribunale di Alba e l’accorpamento con quello di Asti.

Molte cose non erano chiare, ad esempio perché il Tribunale di Alba era stato potenziato con l’attribuzione di una significativa area della Provincia di Torino, quella di Carmagnola-Pralormo e ora si vuole accorparlo con il Tribunale di Asti che non ha tra l’altro possibilità significative di ampliamento dei locali, a differenza di Alba che ha a disposizione l’adiacente Piazza Medford. Non si riusciva a capire perché si facevano barricate nei mesi precedenti per conservare l’Asl Cn2 mentre si rinunciava al Tribunale di Alba, al quale si aggiungerà, pare, l’Agenzia delle entrate e altri servizi non appetibili elettoralmente, ma ora l’arcano dubbio è stato svelato e si apprende che nel disegno di riorganizzazione delle Province resta il nodo cruciale quello legato ad Asti con la creazione della “ nuova provincia dei vini”, fondendo Monferrato, Langhe e Roero e guarda un po’, avendo già tutti i servizi, poco importa se alcuni scippati alla nostra terra.

Per fortuna il Ministro Patroni Griffi ha già fatto sapere che la riforma prevede esclusivamente accorpamenti non la ridefinizione complessiva dei confini con la nascita di nuove province, per cui il sogno astigiano di fare la provincia dei vini viene a scemare, ma mi sconcerta il silenzio dell’opinione pubblica e forse, lo dico a malincuore, ha smesso di sognare un futuro migliore.

Voglio sperare che non sia così, e presto nasca un Comitato per la difesa del Tribunale e dei diritti, perché non vi è solo l’istituzione da difendere, ma anche e soprattutto i diritti dei cittadini.

Giorgio Groppo, presidente Csv Società solidale

Banner Gazzetta d'Alba