IMU 1,02% sugli alloggi sfitti

Ritocchi al rialzo delle aliquote per alcuni tipi di immobili. La Giunta: «Indispensabile per fare quadrare il bilancio»

CONSIGLIO La resa dei conti in Consiglio comunale è arrivata. E non solo perché nella seduta di mercoledì 26 settembre era all’ordine del giorno la verifica degli equilibri del bilancio 2012, sempre più gravato da revisione della spesa e tagli di trasferimenti dallo Stato (2,5 milioni solo nell’ultimo anno). I consiglieri e la Giunta si sono confrontati per ore sul tema più delicato e scottante: le nuove aliquote dell’Imu, l’Imposta municipale propria che ha sostituito l’Ici ed è diventata la tassa più temuta. Bra ha mantenuto lo 0,4% sulla prima casa (compresa quella degli anziani in case di riposo), mentre sulla seconda casa c’è l’aliquota dello 0,89% (come per tutti gli altri tipi di terreni) e su quelle concesse in comodato gratuito a parenti (entro secondo grado) e affini (entro primo grado) è dello 0,76%. Sono state confermate le agevolazioni (tutte allo 0,4%) per le abitazioni locate con affitti concordati e i fabbricati produttivi di nuova costruzione, con la novità dell’equiparazione delle abitazioni possedute dall’Atc (case popolari) e quelle di cooperative edilizie a proprietà indivisa alla prima casa. Gli alloggi sfitti, invece, pagheranno l’1,02% proprio per incentivare l’affitto.

In base ai nuovi calcoli, il Comune di Bra prevede un maggiore gettito di oltre 1,5 milioni di euro che compenserà i minori trasferimenti, il taglio previsto dal decreto sulla spending review e l’istituzione del Fondo svalutazione crediti. Con la manovra correttiva dell’Imu ci saranno 361 mila euro di risorse in più che finiranno nel Fondo di riserva per fronteggiare eventuali necessità o nuovi tagli ai trasferimenti.

«Nel momento in cui il Consiglio deve analizzare se i conti siano o meno in equilibrio », ha spiegato Giovanni Fogliato, assessore alle finanze, «per massima trasparenza ci è sembrato opportuno presentare le modifiche all’applicazione dell’Imu. Eravamo di fronte a un bivio: ridurre i servizi o cercare altri introiti. Abbiamo fatto una puntuale ricognizione su tutti i capitoli di bilancio, pur nella consapevolezza che su poco più di 23 milioni di euro di spesa corrente, solo su sette è possibile effettivamente agire».

Per questo il ricorso all’aumento dell’Imu era obbligatorio. «Abbiamo però ritenuto prioritario mantenere e potenziare, sia in quantità sia in qualità i nostri servizi, incrementando le tariffe unicamente adeguandole all’indice Istat. Dovendo intervenire sulle aliquote Imu», ha proseguito Fogliato, «si è abbinato il maggior finanziamento a interventi di politica sociale, come ad esempio sull’emergenza abitativa di cui la nostra città soffre. Abbiamo, poi, ridotto di 400 mila euro la spesa corrente, rispetto alle previsioni, e abbiamo scelto responsabilmente di non accendere nuovi mutui, per evitare ulteriori oneri finanziari».

Sacrifici che stridono con gli ultimi scandali sui costi della politica ed è lo stesso Sindaco a segnalare le difficoltà per gli amministratori. «Ci sono situazioni che infangano il lavoro svolto dalle amministrazioni locali», si è sfogata Bruna Sibille, «e non ci debbono essere più due Italie, con quanto emerso nel Lazio e la nostra Amministrazione chiamata a dimezzare le spese di missione rispetto al 2009, quando spendemmo seimila euro, rendendoci impossibile anche seguire una pratica a Cuneo. La spending review noi l’abbiamo introdotta sin dalla prima settimana di amministrazione, ma ci troviamo ad amministrare con regole cangianti nel quadro di una situazione emergenziale a livello nazionale. La necessità era quella di non abbandonare gli ultimi, pur con un faticoso lavoro di recupero delle morosità nelle case popolari e con l’affiancamento di ogni contributo concesso a un’attività lavorativa, perché la coesione sociale resti l’elemento centrale nella vita della nostra comunità».

Gianluca Oddenino

SUL TRIBUTO Botta e risposta tra gli schieramenti

In un Consiglio durato quattro ore maggioranza e opposizione hanno così commentato i conti del Comune, approvati con l’astensione della minoranza di centro-destra.

L’opposizione: «È una stangata». «Per i cittadini è una bella stangata con l’incremento delle aliquote dell’Imu», ha attaccato Claudio Lacertosa, capogruppo di Progetto Bra, «che genera anche un surplus di 300 mila euro: un conto è pagare il giusto, altro pagare più del dovuto ». Per il collega Marco Ellena l’aumento dell’Imu è «troppo sbilanciato e iniquo, quando si poteva tagliare di più: specie sulle manifestazioni». Per Bergesio (Lega nord) «l’attuale Governo ha completamente snaturato questa imposta, facendoci rimpiangere il governo Berlusconi così tanto criticato». “Incoerenze” nell’applicazione della manovra fiscale ed eccessive penalizzazioni per i proprietari di alloggi sfitti sono state invece rimarcate da parte dei consiglieri Pdl Gian Massimo Vuerich e Federico Dellarossa.

La maggioranza: «Trasferimenti sequestrati». «Nessuno gioisce per l’intervento sull’Imu», ha commentato Fabio Bailo, presidente del Consiglio comunale ed esponente della Sinistra braidese, «ma ciò, pur doloroso e inevitabile, è stato fatto con equilibrio». La maggioranza approva il documento della Giunta. «Siamo in presenza di un sequestro di trasferimenti», ha spiegato Cristian Damasco di Con Sibille per Bra, «che provoca conseguenze non indolori, tanto che l’Amministrazione è stata costretta ad aumentare una pressione fiscale intesa come un investimento sociale. Per noi è positivo l’aver azzerato l’accensione di nuovi mutui, muovendosi nella logica della riduzione dell’indebitamento dell’ente, con una scelta lungimirante».

g.o.

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