L’Asta mondiale del tartufo rimandata al 2013

A un mese dal primo colpo di martello del banditore e mentre la Fiera è in corso, l’Asta mondiale del tartufo numero 14 sparisce dai programmi dell’autunno albese. Era prevista per domenica 11 novembre nel castello di Grinzane, in collegamento con San Paolo, in Brasile. Il senatore Tomaso Zanoletti, presidente dell’enoteca regionale Cavour, dalle pagine dell’inserto che Gazzetta ha dedicato alla Fiera aveva annunciato «sorprese» per i nomi degli ospiti, tra i quali avrebbero dovuto esserci «numerosi atleti che hanno partecipato alle Olimpiadi e alle Paraolimpiadi. E chef di livello internazionale». Ma oggi (mercoledì 1o ottobre) è arrivato il «fermi tutti», insieme all’annuncio che l’Asta diventa biennale.

Spiega Alberto Cirio, assessore regionale al turismo: «Se la Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba è il motore di un intero comparto economico che in Piemonte ruota attorno al tartufo e all’enogastronomia, l’Asta ne rappresenta da più di dieci anni il momento di immagine più forte e legato alla solidarietà, perché non dimentichiamo che l’intero ricavato va in beneficenza. Un appuntamento di altissimo livello e di grande impatto mediatico, che tale deve rimanere. Per questo, essendo la Regione storicamente il principale finanziatore di tutti gli eventi legati alla Fiera ed avendo stanziato quest’anno metà delle risorse rispetto al passato, abbiamo deciso di concentrale sull’evento fiera e di dare invece all’Asta una cadenza biennale. Una scelta che ci consentirà di mantenere alto il livello dell’evento e allo stesso tempo di rispettare il momento economico che stiamo vivendo».

Rimane perplessità sui tempi della scelta, arrivata con l’autunno albese ormai in pieno svolgimento. Però Cirio assicura che «attenzione all’estero in ogni caso non calerà, perché nel piano delle attività del Ceip (Centro estero internazionalizzazione Piemonte, ndr) dell’ultimo quadrimestre 2012 avremo Piemonte sul Reno e le fiere di Londra e di San Paolo in Brasile, con eventi che insieme alle altre eccellenze piemontesi, come il riso di Vercelli e Novara e il cioccolato di Torino, avranno come grande protagonista il tartufo».

Paolo Rastelli

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