Nell’Anno della fede

Obiettivi, metodi e iniziative nella Lettera pastorale del vescovo Giacomo Lanzetti

Quando lo scorso anno il nostro Vescovo aveva consegnato la lettera pastorale – Crescere insieme, Chiesa e famiglie – , nel cap. IV indicava il programma per il 2011-2012, precisando che si trattava di un capitolo da aggiornare di anno in anno. Ecco allora il cap. IV bis, con l’indicazione degli obiettivi e delle iniziative per l’anno pastorale 2012-2013. Si tratta di un fascicoletto che il Vescovo ha consegnato e presentato ai preti riuniti ad Altavilla nel secondo “giovedì pastorale” e che è ora in distribuzione nelle varie parrocchie.

«L’inizio del nuovo anno pastorale – sono le prime parole della Lettera – costituisce per ciascuno di noi un forte invito a riprendere con vigore i nostri impegni di fedeltà al Vangelo, di testimonianza nella coerenza, di evangelizzazione missionaria ». Un nuovo inizio che coincide con l’Anno della fede, indetto dal Papa per celebrare il 50° anniversario del Concilio Vaticano II e il 20° del Catechismo della Chiesa cattolica: celebrazioni che bene si armonizzano con il cammino della nostra Diocesi, impegnata a Crescere insieme, Chiesa e famiglie; anzi diventano occasioni per intensificare il nostro impegno e procedere in scelte mirate ben precise, che il Vescovo ha individuato in tre ambiti: la catechesi, la spiritualità familiare, la formazione dei laici.

1. Nell’ambito dell’ampio campo del rinnovamento della catechesi, proseguendo il cammino intrapreso l’anno scorso, in sintonia con la Chiesa piemontese (Convegno di Armeno), si invita a intensificare la catechesi battesimale e post-battesimale, con l’impegno a «preparare future generazioni di catechisti tra le file dei giovani genitori… L’ideale è rappresentato dalla costituzione di piccole comunità di giovani sposi, desiderosi di essere all’altezza delle esigenze dei loro figli nella fertile età che va fino all’età della scuola materna ». L’Anno della fede diventa propizia occasione per «specifiche iniziative rivolte a tutti i credenti, affinché nessuno si senta escluso dall’invito a riprendere in mano i fondamenti della propria adesione di fede, per riappropriarsene in modo nuovo e viverli con maggiore consapevolezza».

2. La promozione della spiritualità familiare avrà come obiettivo primario quello di «favorire la riscoperta e la pratica della responsabilità educativa delle famiglie, sia come percorso di fedeltà e maturazione tra i coniugi, sia nei confronti dei figli: l’educazione deve contare su adulti capaci di trasmettere non solo conoscenze ed esperienze, ma soprattutto valori e ideali». L’invito è quello di intensificare quanto già si sta facendo in molte parrocchie: comunità di giovani sposi, gruppi biblici, scuole per genitori, incontri di preghiera.

3. Formazione dei laici: saranno avviati in ogni vicaria corsi di formazione per adulti, «nella prospettiva che nascano operatori pastorali o comunque laici sempre più attrezzati a collaborare e assumere ruoli di corresponsabilità nella pastorale e di coerenza nella vita familiare e sociale». Il Vescovo sarà impegnato in prima persona con la visita pastorale, nell’intento di «incoraggiare e accompagnare il rinnovamento della catechesi e il coinvolgimento degli adulti e delle famiglie nel cammino formativo delle parrocchie e dei gruppi».

Le varie proposte per l’Anno della fede vanno dalla veglia missionaria alla festa della Chiesa locale, dagli esercizi spirituali al popolo, alla formazione degli adulti e dei sacerdoti, dall’incontro dei cresimandi in Cattedrale al convegno sulla pastorale giovanile e vocazionale, dai lunedì di San Paolo ai pellegrinaggi; iniziative che devono saper attualizzare la finalità proposta dal Papa per questo anno: «Riscoprire il cammino della fede per mettere in luce con sempre maggior evidenza la gioia e il rinnovato entusiasmo dell’incontro con Cristo». L’inizio dell’Anno della fede è fissato per giovedì 11 ottobre 2012: data che ricorda il 50° dell’apertura del Concilio Vaticano II. «Tutta la Chiesa diocesana è convocata a prendere comunitariamente coscienza del dono della fede e degli impegni, a essa connessi, di approfondimento, adesione, testimonianza».

Giovanni Ciravegna

 

 

 

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