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Tartufo da 350 a 500 euro

MERCATO Ituristi non sono disposti a spendere come in passato; le elevate temperature del primo periodo d’autunno non aiutano la maturazione delle trifole. Ma nonostante la recessione e la siccità il tartufo bianco d’Alba non cambia prezzo.

Si va dai 350 ai 500 euro all’etto. Il doppio rispetto al prezzario – dai 160 ai 250 euro all’etto – delle quotazioni della Camera di commercio di Asti. «I tartufi proposti alla Maddalena, considerando la stagione, sono discretamente buoni. Ogni mattina vengono controllati da esperti in analisi sensoriale per conto del Centro studi tartufo, e non capita spesso di dover scartare un esemplare», spiega Paolo Stacchini, curatore del punto vendita e informativo del Mercato del tartufo. La figura dell’esperto di analisi sensoriale, accostabile al sommelier, è fondamentale all’interno di una rassegna dedicata al Tuber magnatum Pico: gli acquirenti hanno la possibilità di consultarlo per comprare in modo sicuro un prodotto difficilmente valutabile senza conoscenze specifiche.

Per quanto riguarda la quantità si ripete l’andamento dello scorso anno: la siccità ha portato a una produzione scarsa. Il «fungo (ipogeo) dei principi» necessita di basse temperature per crescere; l’assenza di brina non ne consente la formazione. Ma considerando l’abbassamento delle temperature previsto nelle settimane dalla metà di ottobre, ai cani e ai trifolao non resta che attendere.

Nel primo fine settimana di Fiera l’affluenza di pubblico rispecchia le aspettative: secondo i cercatori di tartufo è normale. Spiega Massimo, cercatore albese: «Nella prima domenica il Palio trattiene il pubblico; confidiamo nei prossimi fine settimana. Quest’anno è ancora possibile riprendersi: non smetteremo di cercare».

mar.vi.

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