Ultime notizie

Alluvione ’94: l’Europa blocca gli aiuti alle aziende

«Se l’Europa avesse ragione i fondi ottenuti dalle aziende in agevolazioni in seguito all’alluvione del ’94 andrebbero resi allo Stato. A farne le spese sarebbero molte attività, che vedrebbero sfumare milioni di euro». Così l’avvocato Giacomo Tassone, responsabile legale di Confindustria Cuneo. L’onorevole Enrico Costa, cuneese del Pdl, ha inoltrato un’interrogazione parlamentare, chiedendo al Governo perché nonci sia stata risposta in merito al dubbio sollevato dalla Commissione europea riguardo alla “legalità” delle agevolazioni concesse alle azienda colpite dall’alluvione del ’94. È accaduto che le aziende danneggiate, che regolarmente adempivano al sistema contributivo, non ricevendo i rimborsi spettanti, aprissero procedure nei confronti dello Stato. Una tra queste cause ha visto il Giudice del lavoro del Tribunale di Cuneo rivolgersi alla Commissione europea per un parere sulla compatibilità con le norme sugli “aiuti di Stato”. Nel rispondere, la Commissione ha affermato di aver aperto un procedimento contro l’Italia, chiedendo la sospensione delle agevolazioni e un chiarimento al Governo. La presidente di Confindustria Cuneo Nicoletta Miroglio ha già inviato una lettera al ministro degli affari europei Enzo Moavero Milanesi per portare la sua attenzione sul procedimento. «Stiamo parlando di una norma formulata male in partenza», ci ha detto il legale di Confindustria. «Se l’Ue riconoscesse gli aiuti non validi chi ne ha usufruito dovrebbero restituire i fondi. Si parla di molte aziende, tra le quali spiccano nomi importanti per l’imprenditoria cuneese, e di euro che in un momento come questo sarebbero utilissimi».

Cristian Borello

Banner Gazzetta d'Alba