Autisti della Sac senza stipendi. Il Comune anticipa i pagamenti

CRISI «Purtroppo chi paga gli effetti di questa crisi economica e dei mancati trasferimenti di liquidità da Regione a Provincia e da questa ai fornitori di servizi, è sempre l’anello debole della catena, ovvero i dipendenti. Come succede anche nell’azienda braidese Sac trasporti, che ai suoi trenta dipendenti non ha ancora pagato le tredicesime ». Giancarlo Topino (Cgil trasporti) commenta così la situazione che è stata discussa ieri mattina al tavolo del viceprefetto Maria Antonietta Bambagiotti, presenti l’amministratore delegato della Sac Michele Marengo, l’assessore braidese alla viabilità Giuseppe Bonetto (accompagnato dal funzionario dei servizi in concessione Valerio Tibaldi e dal direttore generale del Comune, Fabrizio Proietti) e un funzionario del Settore trasporti della Provincia.

Continua Topino: «A fronte dei tagli della Regione e della Provincia e dei mancati trasferimenti, si è venuta a creare una situazione di crisi dell’azienda braidese che finora non ha ancora pagato le tredicesime e che vede anche a rischio i prossimi stipendi di gennaio. Purtroppo dobbiamo registrare una Provincia latitante sul versante dei trasporti, capace solo di tagli e mancante di una vera programmazione di questo servizio fondamentale». E poi conclude: «Ringrazio l’Amministrazione comunale di Bra che, pagando le sue fatture a scadenza, permette alla Sac di erogare le tredicesime ai dipendenti».

Commenta l’assessore Bonetto: «La nostra Amministrazione ha continuato a saldare le fatture allo scadere dei 90 giorni, senza procrastinare i pagamenti come spesso fanno gli enti superiori. In questo modo i titolari della Sac hanno la liquidità necessaria per la tredicesima». Conclude l’amministratore delegato Michele Marengo: «Tutto il consorzio provinciale del Tlp è in grande sofferenza di liquidità. La nostra sola azienda vanta crediti per oltre 750 mila euro. A questo punto i casi sono questi: o non si paga il gasolio, o i contributi oppure gli stipendi. Una cosa è certa: se non si metta mano al problema e si cercano soluzioni, rischiamo veramente la paralisi del trasporto locale».

v.m.

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