Costa presenta la squadra della rimonta del Pdl

Rinnovo dei direttivi di quartiere, un ultimo appello per candidarsi

«La squadra della rimonta». Ha scelto queste parole Enrico Costa, neo coordinatore regionale del Popolo della libertà, per definire il gruppo di candidati che sarà impegnato nell’imminente campagna elettorale per le elezioni politiche. Lo ha fatto per rinsaldare le fila e per lanciare con entusiasmo la «rincorsa elettorale per il Piemonte e l’Italia». Daniele Capezzone candidato alla Camera ha sottolineato: «Gli ultimi sondaggi nazionali ci danno vicinissimi ai nostri avversari. Ciò vale per il Senato e presto varrà per la Camera. Coloro che erano indecisi si stanno convincendo a riconcederci la fiducia, dobbiamo lavorare con convinzione per ridurre il numero di astenuti».

Durante il suo intervento l’onorevole Costa ha sottolineato l’importanza di un partito compatto a partire dal vertice fino all’ultimo militante: «Le liste che abbiamo presentato sono fondate sulla qualità e l’esperienza delle persone. Una qualità che caratterizza sia i capilista sia coloro che, con spirito di gruppo e abnegazione, hanno accettato di essere agli ultimi tre posti». Allo stesso modo è stata anche sottolineata l’importanza della presenza degli assessori regionali Porchietto, Coppola e Cirio i quali, anziché puntare al Parlamento hanno preferito prolungare la propria avventura alla guida della Regione Piemonte. E proprio riferendosi a loro l’onorevole cuneese ha spiegato: «Oggi è più difficile fare l’amministratore locale che non il candidato alle politiche. Per fare la loro scelta ci vuole coraggio e un grande senso di appartenenza al territorio».

«Saremo costruttivi con le altre forze della coalizione – ha infine spiegato Costa parlando degli equilibri interni al centrodestra – e non ci sarà antagonismo, ma una sana concorrenza, con l’obiettivo comune della vittoria del centrodestra e di Berlusconi. Oggi è fondamentale parlare ai cittadini e diffondere con convinzione la nostra ricetta per l’Italia e il Piemonte: meno Stato, meno sprechi per offrire servizi di maggiore qualità».

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