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Generare la vita vince la crisi

Il Messaggio della Cei per la 35ª Giornata nazionale per la vita 2013, che sarà celebrata domenica 3 febbraio, ha questo titolo: “Generare la vita vince la crisi”. Le questioni attuali sulla crisi in corso segnano la vita familiare e sociale. Tra queste incontriamo la grave difficoltà nel fare famiglia a causa di condizioni di precarietà che sbocca spesso nel rimandare le scelte definitive; la crisi del lavoro che aggrava quella della natalità; il progressivo invecchiamento della popolazione il quale priva la società dell’insostituibile patrimonio che i figli rappresentano. Di fronte a tali problematiche i nostri Vescovi osservano che «il momento che stiamo vivendo pone serie domande sullo stile di vita e sulla gerarchia dei valori che emerge nella cultura diffusa». Interpellati dalla questione familiare ed economica si è tentati talvolta di offrire risposte settoriali allo stesso livello delle domande. Ma si perde così di vista che la questione non è solo familiare o economica, ma riguarda l’uomo, il suo senso della vita. Come ricorda papa Benedetto XVI nell’enciclica Caritas in Veritate 45, «l’economia ha bisogno dell’etica per il suo funzionamento; non di un’etica qualsiasi, bensì di un’etica amica della persona », che riconosce effettivamente la sua dignità e da questa si lascia interpellare.

Accoglienza e promozione sociale

A livello propositivo occorre riconoscere la relazione tra accoglienza della vita e promozione della vita sociale. Solo chi sa accogliere la vita debole diventa credibile per servire a livello interpersonale e sociale la vita che gli viene affidata e averne cura in tutti i suoi aspetti e in tutte le sue relazioni. La Caritas in Veritate n. 28 ricorda che «l’apertura alla vita è al centro del vero sviluppo» e che «l’accoglienza della vita tempra le energie morali e rende capaci di aiuto reciproco». Anche la nostra nazione ha dato prova di testimonianza a questo riguardo, in occasione di calamità, come i terremoti: il primato della persona non è stato umiliato dalla crisi economica, ma la concreta solidarietà ha manifestato la vittoria della logica del dono di sé su ogni tentazione di paura e ripiegamento su se stessi. Alla radice della crisi sta spesso una frattura tra ciò che si proclama e ciò che si mantiene. Il diritto alla vita è spesso proclamato, ma chi lo tutela effettivamente? Questa divaricazione insinua ipocrisia e menzogna che riguardano i settori personali, familiari, economici e sociali. Solo se la vita proclamata sarà effettivamente tutelata, anche le relazioni della comunità più estesa potranno conoscere la rettitudine, la verità, la fedeltà alla parola data, la giustizia. La cura di questi valori è garanzia di vero sviluppo perché riguarda la promozione armonica di tutto il bene che è nell’uomo.

Alcune virtù da riscoprire

Quali atteggiamenti possiamo individuare per promuovere la vittoria della vita sulla crisi? Si tratta di riscoprire, nella quotidianità familiare che ci è affidata, alcune virtù personali che si struttureranno nel vivere sociale. Ne indichiamo alcune. La sobrietà: si sceglie uno stile di vita non appoggiato a beni parziali – che coincidono con l’idolatria del piacere, del denaro, del successo –, ma a Colui che non rende mai poveri se lo riconosciamo datore di ogni dono. L’umiltà: non consiste nell’essere piccoli, ma nel farsi piccoli per amore e ciò vale per i grandi e per i piccoli nella vita personale e sociale. L’accoglienza: chi serve la vita impara ad accettare gli altri con la gratuità tipica di ogni dono ricevuto. La gratuità: ci invita a liberare il pensiero da schemi troppo nostri per essere innanzitutto presenti a noi stessi, alle nostre responsabilità ed essere interpellati dagli altri accogliendo questa occasione come la sorpresa che Dio ci riserva. Ci auguriamo che questo Messaggio incoraggi coloro che operano nelle diverse iniziative a servizio dei più deboli, susciti nuove forme di servizio alla vita, inviti a guardare alla vita familiare e sociale, secondo la prospettiva della fede, che non è mai priva della concreta dimensione etica, nella consapevolezza che «il Vangelo della vita è per la città degli uomini» (Evangelium vitae n. 101).

Don Franco Ciravegna, Ufficio famiglia

DOMENICA 27 GENNAIO 2013
Seminario di Alba
ORE 15.30 Riflessioni di don Gino Chiesa sulla Giornata per la vita.
ORE 16.30 Comunicazioni del presidente  Giancarlo Angeleri sull’attività del Cav e programmazione della Giornata.

DOMENICA 3 FEBBRAIO

Celebrazione della Giornata per la vita. Per la tradizionale offerta delle primule, Gianna Artusio (328-88.59.699);
Cav (0173-33.611, 349-49.36.774).

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