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La Giunta si taglia gli stipendi

Ancora tanti tagli ed economie cercando di non incidere sulle tasche dei cittadini: è il lavoro svolto dalla Giunta municipale per stilare la bozza di bilancio 2013, approvata dall’Esecutivo la scorsa settimana e che prossimamente dovrà essere deliberata dal Consiglio comunale. Il dato di pareggio di bilancio è 34.908.108,98 euro (lo scorso anno pareggiava a 35.395.465,62 euro). «È stato un lavoro impegnativo per tutta la Giunta, e in particolare per l’assessore al bilancio Gianni Fogliato», spiega il sindaco Bruna Sibille. «Abbiamo limato ogni capitolo di spesa e all’interno di questi ogni singola voce. Peraltro la revisione della spesa (o spending review) viene già fatta con estrema attenzione dal nostro Comune. Quindi il compito diviene ogni volta più arduo, anche perché i margini di manovra sono assai ridotti. Comunque abbiamo inteso dare precisi segnali, quali ad esempio la riduzione degli stipendi di amministratori e dirigenti». Aggiunge l’assessore Fogliato: «Dei 23 milioni di spesa corrente, esclusa la parte su cui non si può andare a incidere (come gli stipendi dei dipendenti e gli appalti di fornitura in corso), si può operare soltanto su 5-6 milioni».

Riduzione delle uscite. La limatura delle varie voci di spesa ha portato a un risparmio di 200.000 euro, che può sembrare poca cosa, ma che in realtà va ad aggiungersi al milione e 600.000 euro già tagliati lo scorso anno. In questo contesto va anche sottolineato che i trasferimenti dallo Stato si sono ormai ridotti a un milione all’anno, poca cosa rispetto al totale del bilancio, quindi l’attività del Comune è ormai quasi tutta finanziata dalle tasse locali pagate dai braidesi.

Taglio degli stipendi degli amministratori. Per dare un segnale di partecipazione concreta ai sacrifici dei cittadini, gli amministratori comunali si sono autoridotti i relativi compensi del 10%, così come i dirigenti delle Ripartizioni hanno accettato una riduzione nella stessa misura dei premi di risultato. Un assessore comunale riceve oggi circa 600 euro netti al mese (che in realtà si riducono ancora per il conguaglio della dichiarazione dei redditi) e il Sindaco 1.898 euro. «Facciamo volentieri questo sacrificio», sottolinea Bruna Sibille, «che permette un risparmio di 20.000 euro all’anno per le casse civiche, pari a un mese di stipendio di un parlamentare della Repubblica…». Tasse comunali. Su due tasse locali regna ancora una grande incertezza, a causa della confusione con cui le istituzioni romane continuano a gestire la partita delle imposte comunali, obbligando i Comuni a operare come esattori dello Stato e sulla base di norme fumose e contraddittorie. L’addizionale comunale sull’Irpef resterà immutata. Riguardo all’Imu e al trasferimento di tutto il gettito ai Comuni, bisognerà attendere chiarimenti per capire come funzionerà la ripartizione del fondo perequativo nazionale, nel quale confluirà la quota di Imu che nel 2012 è stata incassata dallo Stato. Per quanto riguarda la Tares, la nuova Tassa sui rifiuti, «abbiamo scelto di aspettare alcuni chiarimenti prima di approvarne il regolamento di applicazione», spiega l’assessore Fogliato. «Per quanto riguarda la tassa comunale non ci saranno aumenti, purtroppo però anche in questo caso lo Stato vuole imporre una sua sovrattassa. Certo è quindi che ci sarà un aumento (30 centesimi per metro quadrato), ma avendo lo Stato anche cambiato i criteri di imposizione (non più solo la superficie, ma anche il numero di persone), è assai probabile che qualche famiglia si ritrovi con la bolletta raddoppiata. Come Comune vogliamo tentare di limitare questi effetti negativi».

Servizi e tariffe. Stante la situazione di crisi che interessa ormai tante famiglie anche nel braidese, il Comune ha deciso di non ridurre i servizi comunali, così come di non aumentare le tariffe, se non per l’adeguamento al tasso Istat per il recupero dell’inflazione.

Diego Lanzardo

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