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Alice Franco è la sportiva dell’anno

La nuotatrice astigiana Alice Franco, 24 anni, campionessa europea dei 25 km in acque libere, è “Lo sportivo dell’anno 2012 di Langhe, Monferrato e Roero”. Il premio di squadra dell’anno è andato invece alla Femminile Alba, che nella passata stagione ha conquistato la promozione nella serie A2 di calcio. A eleggere i vincitori della quinta edizione del riconoscimento ideato da Triangolo sport è stata una giuria composta da giornalisti, dirigenti sportivi e amministratori locali. Cinque i candidati individuali: oltre ad Alice Franco, la giovane ciclista Stella Riverditi, da poco passata al professionismo; il campione italiano di pallapugno Massimo Vacchetto; il vincitore dell’ecomaratona del Barbaresco Walter Sartor e il rallysta Luca Betti. Tra le squadre, oltre alla Femminile Alba, erano in lizza la Lorenzoni Bra (hockey prato femminile), il Bra (neopromosso in serie D di calcio e attuale capolista) e l’Asti (detentore della Coppa Italia di calcio a 5).

La serata, condotta da Fabio Gallina e Sonia De Castelli, con la collaborazione di Elide Cappellero ha visto la presenza di numerosi ospiti, dai pallavolisti della Brebanca Lannutti Cuneo Tsvetan Sokolov, Earvin Ngapeth e Nimur Abdelaziz, alle pallavoliste del Giaveno Ludovica Dalia e Tarah Murrey, all’ex iridata di ciclismo Diana Ziliute.

Nel corso della cerimonia sono stati anche assegnati i “Premi Fair play” del Panathlon Club alla società di mountain bike Freelangher di Grinzane Cavour e ai giovanissimi del Gs Europa (calcio), mentre un premio alla carriera è andato al pilota santostefanese Dindo Capello, tre volte vincitore alla 24 ore di Le Mans e premiato come Sportivo dell’anno nel 2009. Grandi applausi anche per Francesca Fenocchio, prima vincitrice del premio di Triangolo sport nel 2008, che ha portato sul palco la medaglia d’argento vinta nella staffetta di handbike alle Paralimpiadi di Londra.

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La manifestazione, giunta alla quinta edizione, sta iniziando a mostrare i segni del tempo e, forse, qualcosa andrà rivisto per garantirne la sopravvivenza. Il pubblico in sala (candidati, ospiti e giurati a parte) era ai minimi storici e quando è stata proclamata la vincitrice, la platea era quasi vuota. Anche perché era ormai mezzanotte e tre ore di cerimonia sono obiettivamente troppe, anche se va detto che i conduttori hanno fatto del loro meglio per “portare a casa” la serata. Sarebbe stata dura anche per Fiorello o David Letterman.

 Corrado Olocco

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