Gino Strada: Anche in Italia situazioni di schiavitù e miseria

INTERVISTA Alcuni, tra il pubblico, hanno pianto nel teatro di Fontanafredda: con il suo monologo, Gino Strada ha riportato alla realtà la fondazione E. di Mirafiore. Introdotto a sorpresa da Lella Costa – «L’operato di Gino è una delle cose di cui il nostro Paese dovrebbe andare fiero», ha detto l’attrice lombarda – il chirurgo fondatore di Emergency è stato in grado di far spostare lo sguardo dei presenti verso il Sud del mondo: ha reso noti i numeri delle vittime delle guerre – dichiarate e più spesso striscianti – raccontato le tristi avventure collezionate dall’associazione umanitaria da lui stesso creata nel 1994.

Come descriverebbe la situazione del sistema sanitario italiano?

«La situazione è preoccupante: la sanità italiana è stata per molto tempo una delle migliori del mondo; oggi stiamo assistendo a un degrado e a uno spreco progressivi. Negli ultimi vent’anni è entrato nel sistema sanitario il concetto di profitto: per essere corretti occorrerebbe utilizzare il termine ospedale profit o non profit. In altre parole esistono strutture che considerano la malattia come una fonte di guadagno: devono essere estirpate. Un ospedale dev’essere una struttura di solidarietà e di cura, non un mezzo per guadagnare (al di là del giusto stipendio per i lavoratori)».

Emergency sta operando anche in Italia; cosapuò dirci a proposito?

«Nel corso degli anni ci siamoaccorti, con moltorammarico, che l’Italia stava trasformandosi in un altro Paese dai bisogni disattesi; abbiamo cominciato il nostro lavoro aprendo alcuni poliambulatori e oggi abbiamo integrato le strutture mobili, alcune delle quali seguono i migranti nei luoghi dei raccolti. Si scopre come nel nostro grande Bel Paese esistono situazioni di miseria e schiavitù: le persone vengono trattate come animali, senza diritti. Tutto questo ci motiva a intensificare l’operato, pur ferendoci».

Quale azione intraprenderebbe se divenisse ministro della sanità?

«Eliminerei il pagamento a prestazione. Un medico non può essere pagato perché eroga un servizio: si tratta di un conflitto di interessi spaventoso; se si paga a prestazione (come oggi avviene con i rimborsi Drg) l’interesse del dottore verte sul male delle persone».

Missione di pace è un’espressione contraddittoria, evoca l’ossimoro; come commenta?

«Anche i nostri ministri hanno smesso di chiamarle missioni di pace. Ovviamente la falsa definizione rappresenta un problema serio: il 95 per cento dei politici italiani viola la costituzione per questomotivo. Basti pensare che chiamiamo dopoguerra un periodo storico in cui sono morte venti milioni di persone (e il numero di mutilati è maggiore) e un terzo delle vittime causate dai conflitti è un bambino ».

mar.vi.

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