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L’inceneritore non si farà

ASTI Amministratori della Provincia, del capoluogo e del Comune di Cerro Tanaro (sede della discarica astigiana) hanno firmato un nuovo protocollo d’intesa riguardante lo smaltimento dei rifiuti. Il documento è stato rinnovato allo scopo di aggiornare i rapporti tra astigiano e alessandrino e stabilisce il definitivo superamento della prospettiva di collocare un inceneritore ad Asti (contemplato dai precedenti accordi), come soluzione per lo smaltimento dei rifiuti non trattati negli impianti di compostaggio. Com’è noto l’inceneritore non è gradito alla nuova Amministrazione del capoluogo che lo ritiene, al di là delle perplessità di natura ambientale, insostenibile dal punto di vista finanziario, in un momento in cui il sistema pubblico non ha risorse per effettuare ingenti investimenti e l’incremento generalizzato della differenziata ha ridotto in Italia il quantitativo di rifiuti da conferire agli impianti. «In base ai nuovi indirizzi – sottolinea il sindaco Fabrizio Brignolo – si verificherà la possibilità di individuare partner che abbiano disponibilità di impianti in altre zone, con cui intavolare rapporti per il conferimento della nostra immondizia e la contestuale possibilità, per parte astigiana, di lavorare materiale proveniente da altre sedi, nelle fasi intermedie del trattamento». Per entrare nel dettaglio delle soluzioni e approntare una proposta condivisa è stata costituita una Commissione tecnica. Dopo la tangenziale Sud Ovest di tipo autostradale, l’abbandono dell’inceneritore è il secondo grande progetto che viene accantonato dall’Amministrazione comunale del capoluogo.

Giuseppe Sini

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