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Parcheggi blu di rabbia

Aspettando la fine dei lavori in piazza San Paolo

Polemiche e malcontento: sono gli effetti collaterali della trasformazione – in via Rattazzi angolo via Macrino, in pieno centro – di sette stalli di sosta: da bianchi, gratuiti, a blu, a pagamento. Operazione dovuta alla necessità, dicono in piazza Duomo, di compensare l’assegnazione in piazza Savona di posti ai noleggiatori di auto con conducente. Come spiega il Comandante dei Vigili urbani nell’intervista qui sopra, l’operazione è ben più ampia, legata alla costruzione dell’interrato di piazza San Paolo da parte di Parcheggi Italia, per cui il Comune ha concesso la gestione ventennale di un numero ben definito di posti di sosta. Ecco le lamentele che provengono dai residenti e dai gestori dei locali dell’area, i quali considerano i totem per pagare la sosta un’ennesima ferita provocata in duri tempi di crisi. Jacopo ha vent’anni: «Ogni mattina vado in macchina al bar in cui lavoro, in piazza San Giovanni. Posteggiare per otto ore l’automobile in piazza, ogni giorno, rappresenterebbe una spesa insostenibile; al mese il totale sarebbe circa 240 euro. Via Rattazzi era una delle poche strade del centro con parcheggi gratuiti. Sembra che il concetto del lucro stia invadendo ogni cosa. Le “piazze bianche”? Troppo distanti e sempre occupate. È una situazione inaccettabile».

Clara, 32 anni: «Tutti sostengono che il parcheggio di piazza San Paolo risolverà i problemi,masi ignora che anch’esso sarà a pagamento. A mio parere è stata un’opera inutile: si è stipulato un contratto che vincola Comune e cittadini. Per quanto mi riguarda – abito nei pressi di piazza San Giovanni – non possiedo un posto auto e spesso sono costretta a parcheggiare tra le strisce blu. Sono spesso costretta a rinunciare alle mie piccole passioni per tre euro ogni giorno in sosta».

Matteo, 40 anni: «So che il Comune ha stipulato un accordo con Parcheggi Italia. Ma credo non vi sia l’obbligo di creare posti blu proprio nel centro storico. Mi chiedo per quale motivo l’Amministrazione non possa distribuire nelle zone periferiche i parcheggi a pagamento. Vado spesso in centro per lavoro, e se si continua di questo passo, con la crisi che avanza, riceverò un sacco di multe per mancato pagamento; ma per protesta non pagherò un centesimo».

Viviana, 58 anni: «I “taxisti” hanno ricevuto una zona dedicata a loro; i cittadini hanno perso un posto dove parcheggiare. Con la crisi economica il Comune dovrebbe primaconsiderare la maggioranza delle persone; ora dodici noleggiatori di auto sorridono, mentre la popolazione del centro storico, me compresa, sta stufandosi sempre più».

Marco Viberti

Aspettando la fine dei lavori in piazza San Paolo

L’assessore: «La situazione non è drammatica»

Giovanni Bosticco è assessore a economia, mobilità e trasporti di Alba.

Nuovi parcheggi a pagamento in via Rattazzi: è indispensabile?

«Direi di sì. In via Roma i parcheggi blu sono stati sostituiti da stalli di sosta dedicati ai noleggiatori di auto. La convenzione firmata dal Comune nel 2008 con Parcheggi Italia prevede un numero minimo di posti blu nel centro storico. In totale devono essere 1.270. Se il numero non corrispondesse, il contratto non sarebbe rispettato e Alba si troverebbe a pagarne le conseguenze. Si comprende quindi il motivo per cui in via Rattazzi sono stati inseriti sette parcheggi a pagamento: si è trattato di un procedimento a cascata, una sorta di compensazione».

I cittadini tuttavia si lamentano.

«Se consideriamo le zone limitrofe al centro storico, mi riferisco a piazza Medford e piazza Prunotto, notiamo che i parcheggi gratuiti non mancano. È ovvio che la comodità diminuisce leggermente, ma sostare gratuitamente a pochi metri dal centro è un lusso che altre città non possono permettersi: ad Asti i parcheggi blu costano circa il doppio rispetto ad Alba. In fondo la nostra situazione non è così drammatica».

Come pensa si possa risolvere il malcontento?

«Stiamo lavorando per introdurre un nuovo sistema di pagamento, che vedrà la luce con il completamento del parcheggio di piazza San Paolo. Si tratta di Neos park, un dispositivo elettronico ricaricabile, che teoricamente faciliterà il pagamento e contribuirà al risparmio».

mar.vi.

1.270 parcheggi gestiti da privati

Antonio Di Ciancia è il comandante della Polizia municipale di Alba. A quando risale la firma del contratto con Parcheggi Italia, Comandante?

«Il Comune ha appaltato la costruzione del parcheggio di piazza San Paolo alla Parcheggi Italia. Il project financing risale al 2008; l’azienda ha investito sei milioni di euro per la costruzione e, in cambio, l’Amministrazione le ha concesso la gestione di 1.270 parcheggi in città. Per vent’anni, cioè la responsabilità delle zone blu sarà dei privati. Per intenderci: ogni monetina versata nella macchinetta, andrà in parte nella cassa della società, in parte al Comune (500 mila euro). Si è trattato di una mossa strategica: il Comune non ha versato denaro, ma si deve attenere ai patti. Nel 2028 il Comune sceglierà a sua discrezione se continuare a mantenere i parcheggi a pagamento o renderli gratuiti».

Come risponde alle lamentele dei cittadini?

«Se si volge lo sguardo ad altre realtà, si comprende la fortuna di Alba: a Cuneo o a Torino sono impensabili parcheggi gratuiti a trecento metri dal centro storico. Il comfort assoluto viene meno, ma bisogna prendere consapevolezza dei propri privilegi. Senza dubbio è triste pensare che per realizzare qualcosa, un parcheggio o qualsiasi altra struttura, occorrono molti sacrifici».

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