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La braidese Emma Bonino (ex consigliera comunale) è ministro degli esteri

GOVERNO C’è anche una braidese doc tra le 7 donne chiamate a fare parte del nuovo Governo guidato da Enrico Letta. Nata a Bra il 9 marzo 1948, Emma Bonino è stata nominata ministro degli esteri, dopo una lunga carriera politica, nazionale e internazionale; il suo ultimo incarico era quello di vicepresidente del Senato, nella scorsa legislatura. È stata eletta senatrice nell’aprile 2008 nelle liste del Pd. La sua lunga carriera politica, avviata nel 1975, si è svolta in seno al Partito radicale. Emma Bonino è stata ministro nel secondo governo Prodi, tra il 2006 e il 2008, responsabile per il commercio internazionale e le politiche europee. Qualche anno prima, tra il 1995 e il 1999, aveva avuto l’incarico di commissario europeo per gli aiuti umanitari e in un secondo tempo la tutela dei consumatori (oltreché per la pesca). Prima di spostarsi a Bruxelles, scelta dall’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, Emma Bonino era stata eletta nel 1994 per il Polo delle libertà in Veneto, e faceva parte del gruppo parlamentare di Forza Italia. Sin dall’inizio del suo impegno politico è stata presente nel Parlamento italiano, eletta alla Camera per sei volte consecutive.

«L’incarico di grande rilievo di ministro degli esteri alla nostra concittadina Emma Bonino è una notizia che ci rende fieri. È una persona di grandi competenze, maturate in ruoli di massimo rilievo, come quello di commissario europeo. Ricordo gli anni in cui Emma era consigliera comunale a Bra, il suo impegno per la città e in particolare per trovare i finanziamenti per costruire la tangenziale Ovest».

Bruna Sibille ha condiviso con Emma Bonino i banchi della minoranza in Consiglio comunale agli inizi degli anni ’90. L’opposizione di sinistra alle giunte democristiane di allora era rappresentata dalla lista civica Bra Novanta, formata da Pci-Pds, ex Pdup, indipendenti di sinistra e la Bonino ne era la capolista.

Il prof. Livio Berardo, anche lui al tempo consigliere comunale di Bra Novanta, ha ricordato recentemente come «la candidatura di Emma nelle liste di Forza Italia nel 1994 fu un fulmine a ciel sereno. Creò sconcerto e in alcuni (il sottoscritto in primis) imbarazzo. Molto correttamente Emma offrì le sue dimissioni. Poiché il mandato non era lontano dalla scadenza, concordammo nel non enfatizzare la questione».

Con il rinnovo dell’assemblea comunale nel 1995 terminò l’esperienza in Consiglio di Emma Bonino, sempre più impegnata in incarichi nazionali e internazionali.

Diego Lanzardo

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